Ma cosa ci dice il cervello

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Ma cosa ci dice il cervello

Giovanna, anonima impiegata del Ministero e mamma, nasconde una doppia identità, quella di agente segreto, per via della quale è spesso impegnata in delicatissime operazioni all'estero. Durante una rimpatriata con alcuni compagni di scuola, si rende conto che tutti sono vittime di angherie quotidiane, spesso ai limiti dell'assurdità. Sfruttando mille travestimenti, Giovanna prova a rimettere ordine e a riportare la calma nella propria vita e in quella delle persone a cui vuole bene.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Ma cosa ci dice il cervello
Attori principali: Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, Lucia Mascino, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Giampaolo Morelli, Claudia Pandolfi, Alessandro Roja, Carla Signoris, Tomas Arana, Teco Celio, Remo Girone, Emanuele Armani, Chiara Luzzi, Marco Pancrazi, Paolo Antonini, Jacopo Carta, Eliana Miglio, Mostra tutti

Regia: Riccardo Milani
Sceneggiatura/Autore: Riccardo Milani, Paola Cortellesi, Giulia Calenda, Furio Andreotti
Colonna sonora: Andrea Guerra
Fotografia: Saverio Guarna
Costumi: Alberto Moretti
Produttore: Mario Gianani, Lorenzo Mieli, Olivia Sleiter, Gianluca Leurini
Produzione: Italia
Genere: Commedia
Durata: 102 minuti

Dove vedere in streaming Ma cosa ci dice il cervello

L’apparenza inganna / 22 Novembre 2019 in Ma cosa ci dice il cervello

Bella commedia di Riccardo Milani con Paola Cortellesi.
Giovanna Salvatori (Paola Cortellesi), mamma separata da Enrico (Giampaolo Morelli) pilota di caccia, è un’impiegata del Ministero e sembra svolgere una vita tranquilla e banale. Durante una riunione con i genitori dei compagni di classe della figlia, tutti gli altri sembrano svolgere lavori molto più dinamici e avvincenti del suo. Ma la sua è una copertura, in realtà Giovanna è una James Bond in gonnella, agente operativo della Sicurezza Nazionale che deve tenere un basso profilo per non dare troppo nell’occhio.
Idea carina dove Giovanna è in difficoltà a gestire la vita domestica con la mamma in piena crisi di mezza età (interpretata da Carla Signoris) e la figlia che rischia di trascurare per via della segretezza del suo vero lavoro. I problemi iniziano a sorgere quando si incontra con i vecchi compagni di liceo: la sua ex migliore amica Tamara (Claudia Pandolfi), il ragazzo di cui era invaghita, Roberto (Stefano Fresi), leggermente cambiato rispetto a quando era studente, Marco e Francesca (lucia Mascino).
Tutti raccontano di alcuni episodi di violenza/cafonaggine successi al lavoro; Giovanna sfrutta il suo lavoro per arrivare a una vendetta nei confronti dei 4 responsabili dei disagi degli amici.
Scene divertenti, un pochino di azione (ma sempre in chiave ironica) per la parte di spia di Giovanna ma si riflette anche su come il mondo è diventato: dagli alunni che picchiano i professori, alle mamme che tramite Internet pensano di saperne più dei dottori, ai genitori dei ragazzi che fanno sport e l’invadenza del cellulare.
Nel resto del cast da citare Remo Girone nel ruolo del comandante D’Alessandro, capo di Giovanna, Ricky Memphis e Paola Minaccioni sono due dei responsabili delle angherie subite dagli ex compagni di Giovanna.

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Commediola innocua / 10 Settembre 2019 in Ma cosa ci dice il cervello

Ça va sans dire, la Cortellesi è brava e divertente: è particolarmente buffa quando interpreta la metà di se stessa rassegnata alla maleducazione diffusa e quando, nei panni dell’altra metà, è incapace di spiegare quel che le succede (“Non importa, è ‘na cosa mia”).
Correttamente simpatici anche altri comprimari: Claudia Pandolfi, Stefano Fresi, Paola Minaccioni, Carla Signoris.

Nota a latere: benché non condividano le scene, che strano rivedere sullo stesso set Vinicio Marchioni e Alessandro Roja, cioé il Freddo e il Dandi della serie tv Romanzo criminale.

Per il resto, Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani è una commediola innocua e impalpabile, sterile nell’uso dei cliché, di quei film che, ahimé, pur affrontando temi di attualità (su tutti, l’acquiescenza al malcostume), si dimenticano abbastanza in fretta.

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