Recensione su L'uomo di neve

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Il voto sarebbe un 6.5 / 8 Ottobre 2018 in L'uomo di neve

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Discreto giallo tratto dall’omonimo romanzo di Jo Nesbo.
Harry Hole (Michael Fassbender) è un detective della polizia di Oslo con una dipendenza dall’alcol; per cercare di emergere dalle nebbie alcoliche, ha bisogno di un caso su cui lavorare. L’occasione arriva quando una sua collega, Katrine Bratt (Rebecca Ferguson), gli chiede aiuto per indagare su alcune donne scomparse. Il caso sarà molto più complicato di quello che sembra con rimandi a un caso del passato e con una buona dose di violenza ed efferatezza.
Buon intreccio tra alti e bassi; ma partire dal settimo romanzo per descrivere Harry Hole non è il massimo, infatti si capisce poco quale sia esattamente il suo rapporto con l’ex moglie Rakel (Charlotte Gainsbourg) e il figliastro. L’indagine scorre abbastanza bene anche se la svolta finale finisce per fare abbondonare l’altra strada seguita dove era coinvolto l’industriale Arve Stop (J.K. Simmons) e le eventuali conseguenze.
Non ho ancora letto i romanzi di Nesbo con protagonista Harry Hole e quindi non posso fare confronti tra libro e film.
Nel resto del cast da citare Val Kilmer nei panni dell’investigatore Gert Rafto (che indaga sul caso del passato), Chloe Sevigny nei panni di una vittima (e della sorella gemella) e infine James D’Arcy nei panni del marito di una delle vittime.

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