Bello a vedersi, però… / 8 Ottobre 2014 in Lucy
Sono piuttosto combattuto sulla valutazione di questo film, perché sotto alcuni aspetti devo dire che mi è piaciuto, ma sotto altri non mi ha convinto appieno.
Sicuramente Bessòn con la camera ci sa fare. Si vede benissimo dalla resa finale della pellicola. Visivamente accattivante, godibile, ricca di belle sequenze e buonissimi effetti speciali. Così come sonoro e musiche. Insomma, tecnicamente è promosso a pieno regime.
L’idea della capacità cerebrale al 100% non viene portata avanti tramite analisi filosofiche o simili (oltre ad essere un tema ormai abbastanza sfruttato da non stuzzicare più di tanto). Qui è più che altro il pretesto per rendere Scarlett Johansson una sorta di supereroina invincibile, che tutto può e tutto fa. Ma il fatto che ogni ostacolo le si presenti davanti venga abbattuto con un semplice movimento della mano, rende la pellicola piuttosto lineare. L’unico interrogativo che lo spettatore si porrà sarà relativo alla scelta adottata dal regista in merito alla risoluzione finale della matassa. Una scelta poco appagante e piuttosto banale da parte di Bessòn.
Diverse le prestazioni degli interpreti: Scarlett Johansson non è alla sua interpretazione migliore, ma regge comunque molto bene (a ruoli di questo tipo ci ha anche fatto il callo ormai). Morgan Freeman qui è facilmente dimenticabile, anche perché la sua parte varca di poco il confine del cameo. Choi Min-sik, che credo sia al suo debutto ufficiale nel cinema occidentale, non sfigura affatto nel ruolo del villain, pur senza risultare particolarmente caratteristico (per intenderci, siamo lontani dal Gary Oldman visto in Leòn).
In conclusione, si può dire che Lucy è un buon film d’azione, impacchettato per bene e che gode anche di una durata non troppo eccessiva. Potrebbe però non lasciare lo stesso stupore iniziale una volta “scartato”.

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