Luci della città

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Luci della città

Un simpatico vagabondo si invaghisce di una povera fioraia cieca che lo prende per un milionario: nel tentativo di aiutare economicamente la ragazza, il vagabondo vivrà numerose avventure.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: City Lights
Attori principali: Charlie Chaplin, Virginia Cherrill, Harry Myers, Al Ernest Garcia, Hank Mann, Albert Austin, Eddie Baker, Henry Bergman, Buster Brodie, Jeanne Carpenter, Tom Dempsey, James Donnelly, Ray Erlenborn, Robert Graves, Charles Hammond, Joseph Herrick, Austen Jewell, Willie Keeler, Robert Parrish, John Rand, W.C. Robinson, Cy Slocum, Tony Stabenau, Mark Strong, Tiny Ward, Stanhope Wheatcroft, Florence Wix, Granville Redmond, Florence Lee, Mostra tutti

Regia: Charlie Chaplin
Sceneggiatura/Autore: Charlie Chaplin, Harry Crocker, Harry Carr
Colonna sonora: Charlie Chaplin
Fotografia: Gordon Pollock, Roland Totheroh
Produttore: Charlie Chaplin
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Commedia, Romantico
Durata: 87 minuti

Dove vedere in streaming Luci della città

Un capolavoro / 21 Maggio 2015 in Luci della città

Credo che sia la massima espressione del maestro Chaplin. Un film toccante, emozionante, mai banale. Consigliatissimo.

7 Novembre 2013 in Luci della città

“La sua anima poetica, angelica, ingenua, benché tenace, non ha più posto in un mondo oppresso dalle macchine, dal materialismo e, nel frangente, dall’odio demoniaco.”
da Wikipedia, riferito al personaggio del vagabondo Chapliniano

Charlie Chaplin è forse la figura più caratteristica del circuito cinematografico del XX secolo. Il suo personaggio non cessa mai di esistere, dentro e fuori dallo schermo, dove la sua leggenda è cresciuta sempre più. E’ difficile per noi, nati agli sgoccioli del ‘900, capire realmente cosa fu tale secolo, nonostante dichiariamo di sentircene molto attaccati, vedendoci più di qua che di là. la realtà è ben diversa; siamo uomini del terzo millennio, e non ci è stato dato di vivere che gli strascichi del secolo passato, rendendo la nostra comprensione assai viziata, in realtà poco chiara e fatta di ricordi cinematografici, musicali e letterari, che non tutto mettono in luce. Cercare di recensire da “critico” tali film cardine è per me sempre troppo difficile, e tale operazione potrebbe risultare tanto giusta nelle intenzioni quanto fattivamente sbagliata. E’ più corretto forse cercare di intuirne qualcosa, magari uno spunto o una sensazione, e rimuginare sopra di essa come si fa con i ricordi, spesso spurgati della realtà.
Sono molte e vastissime le tematiche che un film come “Luci della città” mette in scena; dall’affresco macchiettistico della società, all’intimità dell’individuo vagante, passando da critiche e parodie di non comune spessore, e tra tutte ho scelto la decadenza, come sottolineato dalla frase iniziale, fuga di un personaggio che non si ritrova più nel suo spazio ormai quasi sommerso da inutilità o incomprensioni di uno spirito del tempo che cambia direzione. Forse il vero film è ciò che sta dietro, le vicende del girato, il rapporto conflittuale con il sonoro e l’interpretazione che abbiamo da Chaplin di un vivere indubbiamente filtrato dall’artista. Vari livelli di lettura, dalla più semplice comicità (esilaranti le scene sulla pista da ballo e sul ring di pugilato) alla più seriosa analisi, dentro e fuori dal film. Troppi criteri (di carattere tecnico e non) affollano un giudizio che, più adeguatamente, rimarrà inespresso.

Inutile nota di carattere personale: avrei preferito un finale poeticamente irrisolto, così come andavasi preludendo.

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poetico / 29 Gennaio 2013 in Luci della città

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

la scena in cui la ragazza cieca riconosce dalle mani il protagonista e’ pura poesia..

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