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Louise-Michel

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7 Novembre 2013 in Louise-Michel

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il vero senso del grottesco, quello che cercavo in questo film fin dai primi minuti, è emerso solo nella seconda metà della pellicola, altrimenti eccessivamente troppo sopra le righe per “suonare” sinceramente divertente: il dettaglio dei paletti in ferro battuto piegati da una nervosa Louise, quello del siparietto all’interno dell’agriturismo e quello del nano-dietro-il-nano, per esempio, potrebbero suonare insignificanti, ma confesso che mi hanno fatto ridere di gusto.

La definitiva caratterizzazione dei protagonisti, in particolare di Louise, avviene, con piacere dello spettatore (me, nello specifico), dopo il disvelamento dell’uno all’altra delle rispettive sessualità: entrambi i personaggi acquisiscono, finalmente, una definitiva terza dimensione.
Peccato che questo “spessore” tardi tanto ad arrivare.

Bella fotografia e… che belle facce quelle di Yolande Moreau e Bouli Lanners!

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Demenzial-epico / 10 Giugno 2013 in Louise-Michel

Vi è mai capitato di guardare un film di cui vagamente avevate già sentito parlare da qualche parte, in qualche trasmissione, sito web, blog o che altro, e di pensare: come ca**o è che questo non l’ho ancora visto? E non parlo della semplice curiosità da cinefilo che ogni tanto può assalire chi, come me, vorrebbe aver visto tutti i film degni di nota, dai Fratelli Lumiere fino all’ultimo capolavoro di Kurosov… parlo invece di quando il film in questione è talmente bello che il solo fatto di non averlo visto appena uscito rappresenta una mancanza imperdonabile, un’offesa al Dio del cinema, un’inno all’ignoranza etc, etc…
Questa cosa mi è capitata di recente, guardando Louis e Michel una mattina tardi, su rai4… LA RECENSIONE DEL FILM CONTINUA NEL LINK SOTTOSTANTE:

http://www.sanguesulmuro.com/2012/10/louis-e-michel-di-delepine-e-de-kervern.html

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16 Febbraio 2013 in Louise-Michel

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Allora, parliamone, innanzitutto i due attori sono brutti e belgi entrambi. Il film è girato in una regione franca che non so quale sia ma che è accanto alla Belgica. Per cui come se.
La storia, detta in breve, è quella di un gruppo di operaie licenziate che con i soldi della liquidazione assolda un killer strampalato per uccidere il padrone (sic).
Il tessuto è ancora a volte piuttosto grezzo ma la comicità nera ricorda un po’ Kitano (beh, dai, sarà mica tirarsela adesso citare Kitano… avessi detto Imamura o Mizoguchi , ma Kitano è d’oggidì, va a fare il figo a Cannes e praticamente grand publique…), ovvero fasi lente-lentissime e surreali frammiste a deflagrazioni di comicità e violenza e sangue che schizza.
Diciamo che c’è il più importante attore BELGA vivente, e cioè Benoit Poelvoorde (che è come Benigni da noi – beh, più o meno) intento nel costruire Torri Gemelle da far esplodere tirandoci aerei, e il protagonista è Bouli Lanners. Bouli Lanners è di Liège, quando Bouli Lanners girò da regista il primo film io ero a Liège e partecipai ad un seminario con questo simpaticissimo ciccione che spiegava il film. Il film in Italia non è mai arrivato, andammo a vederlo io, la mia amica giramondo che adesso è tornata dal fidanzato cinese in Australia (e se si facesse viva nemmeno farebbe schifo) e due tedesche in un cinema dall’altra parte della città, passando a piedi per le zone più desolate e da tossici che io abbia mai attraversato. Si intitolava Ultranova.
Non è bellissima? Quella è la campagna belga, del piatto paese. Ed è tutta così, capite perché son depressi i belgi? 😀
Il titolo è una citazione voluta, Louise Michel era un’anarchica protofemminista dell’800 (infatti ruppe talmente le palle da essere deportata in Oceania, come la mia amica insomma), voluta ma silenziosa, nel film compare il suo ritratto appeso a una parete ma non viene mai nominata, Louise e Michel essendo invece i nomi dei due personaggi. C’è crisi e il padrone deve crepare.

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(: / 28 Maggio 2012 in Louise-Michel

Dài, si tratta di un film carinissimo, c’è poco da dire.
Nella seconda metà si ha un po’ l’impressione di un brodino leggermente troppo allungato, ma ad ogni modo gli avvenimenti bizzarri che si susseguono lo rendono frizzantino e divertente.
A me è piaciuto perché adoro questo tipo di comicità un po’ cinica.
Ps.La scena del piccione e del buco della serratura….ahahah!

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