Tokyo almost love / 4 Ottobre 2016 in Lost in Translation - L'amore tradotto
La Tokyo colorata e luccicante con i suoi buffi abitanti (forse eccessivamente stereotipizzati, ma nondimeno esilaranti) tra sale giochi e locali della movida nipponica, inquadrata con gusto e finezza; il mondo insonne, come fluttuante e al di fuori del tempo di un enorme albergo di lusso dove si incrociano le strade di un attore disincantato (Murray) e una giovane moglie annoiata e in crisi (la Johansson). Se tutto questo ha un suo fascino, c’è da dire che l’ intimità che si viene a creare tra i protagonisti risulta un po’ fasulla, una relazione extra-coniugale che non è tradimento, un trovarsi effimero e un dirsi addio con sentimentalismo oltremodo garbato, da film mentale femminile.
Recensione da Oscar (1)
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