27 Marzo 2013
Almodovar in libera uscita….non è molto divertente, ma credo proprio non volesse esserlo, anzi è una commedia al rovescio, facciamo sei e mezzo. E’ autocompiaciuto nel citarsi addosso e citare altro (Ah Norma Norma, tutti quei telefoni da donne sull’orlo di una crisi di nervi e altro ancora), guarda alla sua Spagna qui ed ora. Insomma niente a che vedere con l’esperimento precedente che aveva una forza formale davvero brillante.
Continua un ingiustificato spottone infinito di marchi vari…speriamo che non si arrivi alla Allenizzazione di Almodovar
Sul fatto che non sia più innovativo, controcorrente, destabilizzante: certamente la mescalina a gogò e il sesso con tutti e tutto oggi non scandalizza più nessuno, eppure secondo me il ribadire almeno l’atto liberatorio del sesso ha sempre un suo perchè considerando che siamo una società, quella genericamente occidentale, che tutto fa, ma con questo tutto non si confronta mai molto apertamente. Il problema è semmai che Almodovar ha il suo modo, ormai vecchio di 20 anni, di rappresentare questa sua metafora centrale.

Ecco, hai usato l’aggettivo che mi ronzava in testa: (nonostante il risultato incerto) “liberatorio”.
Concordo sugli “spottoni”: imbarazzanti, tanto sono espliciti.
in tempi come quelli nostri sì, ritengo che sia liberatorio. E’ strano, ma il corpo, nelle varie forme, è il nostro campo di battaglia. Il sesso diventa pietra angolare, in Almodovar lo è sempre statao, e continua ad essere sfacciatamente dirompente, repetita iuvant
Continuo a condividere 🙂