Recensione su Looper - In fuga dal passato

/ 20126.4365 voti

Perla della narrazione transmediale / 6 Febbraio 2018 in Looper - In fuga dal passato

Thriller fantascientifico avvincente, costruito sulla sovrapposizione di dimensioni parallele un po’ come Matrix e Inception, solo che in questo caso la narrazione transmediale riguarda i viaggi nel tempo utilizzati in un futuro distopico per sbarazzarsi dei cadaveri. Da questa ottima intuizione parte il film di Rian Johnson, conducendo la storia verso un confronto letale tra l’io presente e l’io passato, qui rappresentati con efficacia da Joseph Gordon-Levitt e il veterano dell’action Bruce Willis. Le scarsissime affinità somatiche tra i due è forse l’elemento più fantascientifico del film, richiedendo una suspension of disbelief bella grossa (ed essendo questo dualismo l’elemento portante della storia, possiamo parlare anche di errore di casting); tuttavia, prese singolarmente, le prove dei due rimangono molto valide, così come quella di Emily Blunt. Ci sono momenti piuttosto sconvolgenti, soprattutto quelli in cui vengono coinvolti duramente i bambini, tra i quali spicca la presenza scenica davvero incredibile del piccolo Pierce Gagnon.

Lascia un commento