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Lolita

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Confronto inevitabile / 23 Novembre 2017 in Lolita

Premessa: non sono il tipo che professa sempre la supremazia del libro sul film. Sono due cose diverse e bla bla. Ci sono però alcune eccezioni alla regola: i romanzi che ho amato per la loro incredibile densità di lettura. Tra questi vi è senza dubbio lo straordinario Lolita di Nabokov, un magnifico schiaffo alla mentalità borghese e benpensante con tutte le sue ipocrisie; ho amato il romanzo soprattutto per la capacità affabulatoria di Nabokov, in grado di farci entrare, con ogni naturale ripulsa, nella pelle di un satiro alle prese con la sua “ninfetta”. Ebbene, in questo inevitabile confronto è per me davvero impossibile rendere a Kubrick l’onore delle armi; siamo di fronte a un film che saccheggia grossolanamente la più pregiata tra le materie narrative, traendo tutt’al più qualche spunto interessante; per quanto mi riguarda questo è sicuramente il film minore del celebratissimo regista. Molto brava Shelley Winters, efficace James Mason mentre ho trovato Peter Sellers una macchietta fuori contesto; anche qui mi è impossibile non scavare dai miei ricordi di lettore la formidabile grottesca scena dello scontro tra Humbert e Quilty, al cui confronto l’ampio incipit del film è una ben più pallida reinvenzione.

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Un ben strano film / 19 Febbraio 2017 in Lolita

La storia di “Lolita” la conoscono tutti, anche chi, come me, non ha letto il romanzo di Nabokov.
E tuttavia, questo film mi ha sorpreso molto.
Il rapporto tra il pervertito Humbert e Lolita viene raccontato con molta pudicizia e “non detto”, suppongo per evitare la censura, ma questo diventa un pregio per il film, perché rende più interessante seguire la loro relazione.
Ma a colpirmi è stato il personaggio interpretato da Peter Sellers. Il suo ruolo è decisamente strano, e l’intera linea narrativa che lo riguarda mi sembra francamente bislacca. Non so se anche nel romanzo Clare Quilty agiva in questo modo, ma a me dava quasi l’impressione che tutto il personaggio fosse scritto solo per far divertire il grande Peter Sellers.
E però, a ripensarci, sembra quasi il protagonista occulto del film. Il fatto che, a fine del film, i miei pensieri riguardavano più lui che il professore e la ninfetta, qualcosa vorrà pur dire. Il suo ruolo è affascinante e inquietante insieme.

Un altro aspetto che mi ha sorpreso, è l’umorismo che percorre un po’ tutto il film, seppur si tratti di humour nero.
Ed è tenerissima e tragica la moglie di Humbert.

Bel film.

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