Recensione su Lockout

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Lockout / 13 Settembre 2012 in Lockout

Di Luc Besson avevo già potuto ammirare giusto un paio di film, che, in confronto alla sua abbastanza vasta produzione non sono nulla, ma che, comunque, sono de miei cult personali. Il primo di questi è Nikita, inserito nel mio giochino “Un film all’anno dalla mia nascita”, mentre il secondo è Leon. Poi, il nulla.

Questo film, che vede tra i protagonisti quel Guy Pearce che ho visto in “Memento” e che mi era piaciuto giusto quel tanto che basta, sa un po’ di già visto. Belle le scene d’azione e molto bella anche la scenografia fantascientifica da mondo futuristico, ma dal punto di vista della storia non ci sono grosse novità nè grossi colpi di genio da parte degli autori. La storia è comunque lineare e procede liscia dall’inizio alla fine (se il film non mi fosse piaciuto l’aggettivo che userei sarebbe “banale”).

Tra gli altri componenti del cast troviamo Maggie Grace, ex Shannon di Lost, che già nella serie tv che l’ha consegnata agli annali non aveva fatto niente se non mettersi con Sahid e morire poche puntate dopo, qui il suo ruolo di figlia del Presidente degli Stati Uniti lo interpreta senza infamia e senza lode. Ruolo secondario invece per Peter Stormare, uno dei miei personaggi preferiti di Prison Break.

Voto: 6+

Recensione anche sul mio blog nonceparagone.wordpress.com

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