Recensione su Lo squalo

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Il blockbuster per eccellenza / 26 Giugno 2012 in Lo squalo

Stiamo parlando di una pietra miliare del cinema, nel bene e nel male. Se “L’esorcista” due anni prima aveva fatto scoccare la scintilla, “Lo squalo” da definitivamente il via all’era del cinema del disimpegno, che in seguito si amplierà nell’industria dell’home video, mettendo fine alla new hollywood di Coppola, Scorsese etc. (anche se naturalmente le cause sono anche altre). Il film presenta alcune trovate originali ed efficaci, come le riprese sottomarine dal punto di vista dello squalo, che non viene mostrato per tutta la prima ora (espendiente per accrescere la suspence mutuata da Hitchcock e dovuta anche alla necessità di abbassare i costi), o l’occlusione dello sguardo dello spettatore nella scena in cui i bagnanti passano davanti al capo della polizia Brody (e alla mdp) che cerca di scrutare le acque. Sul piano dell’intrattenimento la pellicola non fa una piega, fa il suo sporco lavoro e va come un orologio svizzero. Gli interpreti sono eccellenti. Per il resto, beh, è una scopiazzatura di Moby Dick, con tanto di capitano Ahab che muove guerra allo squalo per risentimento personale. Lo squalo sembra un tronco di legno e, come direbbe Marty McFly, si vede che è finto. Alcune ingenuità narrative, che oggi appaiono con maggiore evidenza, sono il sintomo di un film che non mirava certo ad assurgere a opera d’arte o a conservare la propria freschezza e plausibilità nel lungo termine. Lo squalo, per essere apprezzato, va preso per quello che è. Chi voglia pretendere da un film qualcosa di più a livello artistico, farebbe meglio a navigare verso altri lidi.

5 commenti

  1. Stefania / 27 Giugno 2012

    Non so bene quante volte l’ho visto, ormai, credo una decina. Eppure, mi fa emozionare, divertire e spaventare puntualmente. Secondo me, è un film riuscitissimo, un meccanismo ad orologeria praticamente perfetto.

  2. Socrates gone mad / 27 Giugno 2012

    Io non ne sono un fan così entusiasta, per una banale questione di gusti e idee personali, ma quando l’ho visto non ho potuto che constatarne l’ottima qualità nel suo genere. E lo dice uno che Spielberg lo prenderebbe volentieri a randellate più di qualche volta 😀

  3. Davide / 20 Aprile 2020

    L’esorcista film di disimpegno?

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