Recensione su L'insulto

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Qadiyya raqm 23/L’insulto / 8 Aprile 2018 in L'insulto

Una storia di ordinaria giustizia e amministrazione, trascinata sull’onda emotiva e razzista tra Libanesi e i profughi Palestinesi, in una “guerra” processuale, lì dove per etnia, confini e religione non sembra vedersene la fine. Doueiri, con uno stile molto rapido, tenendo saldo il ritmo e guardandosi dal patetico, (anche se la mania dell’happy-ending si intravede sul finale) quasi americano (ex-collaboratore di Tarantino), si muove su un terreno difficile, ma arriva al centro, portando sullo schermo un film trascinante; analizzando i perché, i come e toccando le sfumature storiche per dovizia di comprensione, evitando però (il più possibile) le didascalie; e coglie come la riconciliazione avviata con quel processo sia possibile, ricordando il proprio passato ma guardando senza rancore al futuro. Ma più che possibile, anche a costo di dolore e umiltà, è imperativa.

Coppa Volpi del Festival di Venezia al miglior attore.
Candidato all’Oscar 2018 come miglior film straniero.

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