Recensione su L'incredibile storia dell'isola delle rose

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Bel lavoretto! / 17 Dicembre 2020 in L'incredibile storia dell'isola delle rose

La regia di questi film ambientati negli anni 60 ormai è di facile fattura: ci metti le canzoni, colori e costumi e sei nell’epoca. E ci piace sempre.
La storia dell’isola non la conoscevo bene del tutto, e con questa pellicola ho scoperto i fatti (approfonditi anche sul web); Germano poi è sempre lodevole, quell’accento bolognese che gli viene (anche questo) benissimo!
Un film leggero e colorato, che con ironia, sorrisi e malinconia, punta il dito contro le istituzioni, contro le idee verso cui volevano plasmarci, andando a favore di una libertà che negli anni 60 cercava di risaltare a tutti a costi.
Cambiando la storia, poi.
Non ve lo perdete, un film italiano sopra le righe e ben fatto.
7.

2 commenti

  1. Insomnium / 21 Dicembre 2020

    Si caruccio, 6 per me.
    da indigeno dell’accento , mi permetto di dire che ogni tanto mi è sembrato un pò troppo pesante…quasi a caricaturare il personaggio, piuttosto che caratterizzarlo.
    Abbiamo la nostra “esssce” e la nostra cadenza…ma non cosi tanto accentuata, dai!

    un commento a parte sulla De Angelis : decantata da tutta la stampa…ma onestamente a me sembra un’attrice scarsissima. sia in Veloce Come il Vento, sia qua.
    Che sia bella, fuori discussione.
    Che sia anche brava….beh beh beh.

    • Mr.Walty / 21 Dicembre 2020

      Concordo sulla De Angelis!
      Per l’accento, beh ad ascoltarlo così si “sente” proprio, ma come dici tu si capisce anche il lavoro di accentuarlo più che renderlo naturale. Ma all’orecchio “de un quasi romano” è piacevole e simpatico!

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