Capolavoro di tensioni psicologiche ed atmosfera / 21 Maggio 2018 in L'imbalsamatore
Vidi questo film su TELE+ tantissimi anni fa e ci sono molto legato. È un film noir dalle atmosfere cupe e malinconiche che racconta l’ambiguo rapporto tra Peppino Profeta e Valerio. Peppino è un imbalsamatore nano, legato alla camorra, che è attratto dal giovane Valerio, e lo assume come assistente nel suo mestiere per poterlo avere vicino e soddisfare le sue pulsioni omosessuali. Cerca attraverso piccoli escamotage e scuse di avvicinarlo sempre più a se e captare la sua energia sessuale: ad esempio prenotando una stanza con letto matrimoniale per i due, invece che due singole, inventandosi una scusa; oppure organizza serate con delle donne, che si concludono nel letto, dove, approfittando della confusione e del buio, cerca di guadagnarsi una posizione vicino al ragazzo, che gli consenta di toccarlo facendolo sembrare casuale. Il suo piano però viene rovinato dall’entrata in scena della rompiscatole di Cremona, Deborah, che conosce Valerio mentre è nella sua città con Peppino, e tra i due nasce un’attrazione che allontana il giovane dalle grinfie del nano. Inoltre, questa, osa guastare i piani e gli equilibri di Peppino aggiungendosi a loro nel viaggio di ritorno con una scusa. Infine Peppino è costretto ad ospitarla in casa sua per non perdere Valerio, che viveva con lui da un po di tempo. L’intromissione di Deborah, che ha oscurato Peppino, agli occhi di Valerio, ed ha approfittato di lui per poter stare accanto al suo amante, genera nel nano un forte astio, gelosia ed ansia, che inizialmente lui dissimula con un finto rapporto cordiale e un ruolo da amico della coppia, ma lentamente, con l’avanzamento del rapporto tra i due innamorati, che come una metastasi distrugge la sua posizione, sfociano in evidenti tensioni che rendono chiaro alla ragazza le sue intenzioni. I due amanti allora si trasferiscono a Cremona dai genitori di lei per poter stare tranquilli senza l’ingombrante presenza di Peppino, il qule però, disperato per essere rimasto solo, li raggiunge successivamente per tentare di riprendersi Valerio. La storia si conclude con la morte del nano, ucciso da Valerio dopo che era stato costretto a seguirlo, con una pistola. Adoro questo film per le sfumature psicologiche dei personaggi, soprattutto di Peppino, che manifestano la sua smania verso Valerio, e l’afflizione che subentra con l’intromissione di Deborah che deteriora i suoi progetti. Un altro aspetto che rende questo film meraviglioso è l’atmosfera tetra, torva, misteriosa, tenebrosa: immagini notturne, che mostrano paesaggi desolati avvolti dalla nebbia, con musica soave e una fotografia oscura. Evocano sensazioni fortissime da Italia fine anni 90, una sensazione di mistero simile a quella che si prova guardando programmi come “Blu notte”. Capolavoro.

adoro Garrone, quest’esordio era l’annunciazione del gran regista che poi sarebbe diventato