11 Maggio 2022
Film decisamente debole, dove e’ necessario il pretesto forzato degli alieni per tenere insieme i pezzi. E, come tutti i film moderni della Disney, infuso dal solito irritante moralismo statunitense. Della manciata di bambini che erano in sala durante la proiezione (di sabato mattina), se ne sono andati tutti a meta’ film. Non sorprende quindi che La citta’ incanta abbia avuto meritatamente ben piu’ successo.
Recensione da Oscar
Aspé, mi sfugge qualcosa: per qualche motivo, hai rivisto il film al cinema in questi giorni, o la recensione è un appunto di una ventina di anni fa che hai deciso di pubblicare adesso?
L’hanno passato al cinema da me in queste settimane come tappabuchi, cosa che fanno relativamente spesso, non solo con i film per bambini. La trovo anche un’idea interessante, da combinare con le tariffe “flat”, per competere contro le piattaforme.
Forte!
Allora, trovo ancora più emblematico il fatto che i bambini se ne siano andati (ben) prima della fine della proiezione: anche se un film si rivela noioso, non mi sembra usuale (perlomeno, non lo è per i miei standard, ecco) abbandonare la sala.
Mi rendo conto che non è richiesto trovare un capro espiatorio e che questa riflessione non è necessaria, ma ammetto che mi viene da pensare che questo tipo di atteggiamento del pubblico possa essere una “colpa” delle piattaforme (più o meno legali) e delle fruizioni “distratte”.
Da premettere che non parlo dell’Italia, ma tutto lascia pensare a una fruizione distratta.
Infatti e’ stato venduto in questo modo:
– Sabato, primo spettacolo ore 10.30
– Con un singolo biglietto ridotto entravano genitore e bambino, non ricordo il prezzo esatto, comunque molto poco
– Lo spettacolo successivo nella stessa sala era il Dr. Strange nel primo fine settimana, e infatti all’uscita era pieno di ragazzini seduti a terra a mangiare pop corn in attesa di entrare
– E’ anche possibile ci fosse un altro Dr. Strange in un altra sala che partisse prima, ma non ho controllato
– Erano pero’ bambini decisamente piccoli, tra i 5 e gli 8 anni a vista. Vero che potessero avere esigenze fisiologiche e non fanno mai l’intervallo, ma quando uscivano non rientravano
Sono comunque analisi che faccio per capire come va il mercato oggi.
Sì sì, (per me) sono analisi interessanti 🙂
Negli anni, ho condiviso la sala cinematografica con molti bambini (estranei) e, durante i film, ho visto spesso reazioni “sballate”, noia e insofferenza. Ma abbandonare la sala, a memoria mia, se non per malesseri o cose del genere, direi di no. Poi, c’è da dire che non è che ho mai monitorato con precisione gli ingressi in sala, quindi va a sapere… XD
Probabilmente, in questo caso, anche il prezzo basso del biglietto potrebbe aver giocato sul “va beh, non è una gran perdita di denaro, ce ne possiamo anche andare”.