Lilo & Stitch

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Lilo & Stitch

Lilo, una dolce bambina hawaiiana recentemente rimasta orfana di entrambi i genitori, adotta un bizzarro cucciolo di cane a cui decide di dare il nome Stitch. In realtà, quest'ultimo è un curioso esperimento alieno rifugiatosi sulla Terra per sfuggire alla Federazione Galattica che lo ha destinato all'esilio su un asteroide deserto sperduto nello spazio.
icarus ha scritto questa trama

Titolo Originale: Lilo & Stitch
Attori principali: Daveigh Chase, Chris Sanders, Tia Carrere, David Ogden Stiers, Kevin McDonald, Ving Rhames, Zoe Caldwell, Jason Scott Lee, Kevin Michael Richardson, Susan Hegarty, Amy Hill, Steve Alterman, Emily Anderson, Jack Angel, Bill Asing, Erica Beck, Bob Bergen, Steve Blum, Rodger Bumpass, Cathy Cavadini, Jennifer Darling, Alexandra Deary, John DeMita, Judi M. Durand, Greg Finley, Jeff Fischer, Valerie Flueger Veras, Jess Harnell, Aszur Hill, Barbara Harris, Daamen J. Krall, Todd Kurosawa, Chloe Looper, Mickie McGowan, Kunewa Mook, Courtney Mun, Mary Linda Phillips, Patrick Pinney, Paige Pollack, David J. Randolph, Noreen Reardon, Debra Rogers, Susan Silo, Kath Soucie, Melanie Spore, Doug Stone, Drew Lexi Thomas, Miranda Paige Walls, Karle Warren, Ruth Zalduondo, Mostra tutti

Regia: Chris SandersDean DeBlois
Sceneggiatura/Autore: Chris Sanders, Dean DeBlois
Colonna sonora: Alan Silvestri
Produttore: Clark Spencer
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Musica, Fantascienza, Famiglia, Animazione
Durata: 85 minuti

Dove vedere in streaming Lilo & Stitch

11 Maggio 2022 in Lilo & Stitch

Film decisamente debole, dove e’ necessario il pretesto forzato degli alieni per tenere insieme i pezzi. E, come tutti i film moderni della Disney, infuso dal solito irritante moralismo statunitense. Della manciata di bambini che erano in sala durante la proiezione (di sabato mattina), se ne sono andati tutti a meta’ film. Non sorprende quindi che La citta’ incanta abbia avuto meritatamente ben piu’ successo.

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Complesso e pionieristico, ma imperfetto / 16 Ottobre 2017 in Lilo & Stitch

(Sei stelline e mezza)

Lilo & Stitch mi ha stupito per il fatto che è una voce fuori dal coro Disney, lontana anche dalle produzioni più sperimentali di quegli anni un po’ bui (vedi, Atlantis e Il pianeta del tesoro, ma anche Tarzan e Il gobbo di Notre-Dame, a dirla tutta).
Anche questo è un progetto sperimentale, ma -a parer mio- lo è in maniera quasi più pionieristica degli altri e, infatti, sbarella un po’, pur essendo tra i più convincenti di quel momento transitorio.

Incerto fra temi complessi e arditi (violenza fisica, solitudine, morte, mostruosità) e la solita morale dolciastra (aridaje con il dramma famigliare: l’idea di famiglia disastrata è ottima e resa bene, ma ciò che la precede -l’incidente mortale dei genitori- no), il film mi ha divertita e commossa alternativamente, ma mi ha lasciato interdetta nell’uso della sospensione della realtà.

Stitch deve nascondere le braccia che ha in più e le proprie antenne per spacciarsi formalmente per un cane, ma nessuno si stupisce del fatto che questo “cane” iperattivo suoni la chitarra, legga un libro o balli la hula. Schulz ci ha insegnato che i bracchetti sono anche in grado di filosofeggiare e di usare le macchine da scrivere, è vero, ma l’universo dei Peanuts ha leggi precise che Lilo & Stitch, invece, abbozza senza senso di continuità e non solo per motivi di minutaggio. Insomma, c’è qualcosa di profondamente illogico nella resa narrativa che non mi sento di giustificare solo perché si tratta di un film di animazione fantascientifico (ma che, al contrario, sosterrei se motivato da una dichiarata aderenza al mondo pindarico dell’infanzia e, cattiva che sono, non sono completamente sicura che gli sceneggiatori lo abbiano fatto coscientemente, affidandosi, invece, al pretesto di cui sopra).

Ad ogni modo, le trovate ironiche e scorrette sono tantissime e, per fortuna, sono dirette anche (e soprattutto) a un pubblico maturo.
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Stitch che altro non è se non un bambino iperattivo, incompreso e, perciò, frustrato. L’affinità caratteriale con Lilo, in questo senso, è molto interessante.
Molto bello anche il suo character design, un gradevole miscuglio di mammiferi a cui viene attribuito perfino un rumore precipuo (il tap-tap-tap inconfondibile quando cammina) e una espressività fuori dal comune affidata non solo a un muso mobilissimo e ad occhi fondi ma comunicativi, ma anche agli arti, alle dita, perfino alle unghie…
Non ho capito, invece, perché le gambe e i piedi delle hawaiiane debbano assomigliare a dei cotechini come quelli di Candy Candy, ma va beh.
Divertenti anche i comprimari alieni, l’inventore Jumba e Pleakley.

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“Ohana significa famiglia, e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato.” / 24 Aprile 2017 in Lilo & Stitch

Lilo & Stitch appartiene ad uno dei periodi più controversi della storia Disney.
Dopo aver incassato degli ottimi successi negli anni 90, la casa di Topolino azzarda uno svecchiamento con l’avvento del nuovo millennio, stravolgendo la formula dell’intrattenimento classico che l’aveva sempre contraddistinta. La Disney decide di (re)introdursi nella fantascienza. Nel 2001 Disney lanciò Atlantis, confermandosi un flop epocale al botteghino dopo uno sviluppo che ha fatto vacillare i contabili dello studio di animazione. Ciò non è bastato per intimidire Disney che recidiva ci riprova, con una formula più frizzante ed accattivante. Nel 2002 approda nelle sale Lilo & Stitch, concedendo una formula variopinta ed inusuale nel suo incipit narrativo: un esperimento alieno pericolosissimo fugge dalla prigionia di una base spaziale e si schianta con la sua navicella sul pianeta Terra, finendo nelle Hawaii. Lilo, rimasta orfana con la sola sorella maggiore come tutrice, decide di adottare il piccolo mostriciattolo blu, il quale si adatterà allo stile di vita degli umani, come copertura per sfuggire alla caccia dei suoi inseguitori intergalattici. Lo sviluppo, per quanto potrà risultare prevedibile, riuscirà a coinvolgere emotivamente grandi e piccini, con un perfetto mix di gag e riflessioni. Lilo & Stitch sono irresistibili assieme ed hanno molto da imparare uno dall’altro. L’esperimento 626 diverrà mascotte Disney che tutt’oggi riscuote successo, rappresentando uno dei simboli più atipici dello studio di animazione.
Il film ricevette i consensi del pubblico, seppur sia considerato ancora una pellicola che non compete con gli inamovibili classici. Io però sono di tutt’altra opinione: il lato sperimentale di Disney, che azzarda con nuove idee e progetti rappresentò un periodico di spregiudicata creatività, a discapito delle critiche e degli insuccessi al cinema. Lilo & Stitch fu uno dei migliori prodotti del nuovo millennio, rivolgendosi ad una ampia fetta di pubblico laddove con Atlantis, troppo ambizioso, fallì miseramente. Lo stesso anno, Disney lanciò un altro film, a mio parere ingiustamente sottovalutato: Il Pianeta del Tesoro.
Lì, Disney osò ancora, e purtroppo i suoi sforzi non vengono ripagati, preannunciando l’inizio di un tracollo che portò la società di Mickey Mouse a vacillare.
Fatto sta che Lilo & Stitch è ancora oggi un film che, come pochi ne furono ideati, riuscì a proporre un intrattenimento di qualità per tutta la famiglia, tra risate e commozione, senza drammi ma con un rassicurante lieto fine.

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2 Marzo 2014 in Lilo & Stitch

Bellissimo e dolcissimo.