Recensione su Lights Out: Terrore nel buio

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SPETTRO VISIVO / 19 Dicembre 2016 in Lights Out: Terrore nel buio

Fim d’esordio per David F. Sandberg…interessante regista svedese spuntato fuori dall’anonimato grazie ai suoi cortometraggi su Youtube. Qui viene notato da James Wan che gli commissiona un lungometraggio tratto dal suo corto più noto…”Lights out” appunto.

Lo spunto è lo stesso del cortometraggio, solo che qui viene riproposto a più riprese. Alla lunga il trucco diventa meno efficace ma per fortuna il buon Sandberg opta per un minutaggio relativamente basso in modo da non svilire eccessivamente l’espediente.
La regia è semplice e la messa in scena è tutto sommato buona per una piccola produzione costata appena 5 milioni. L’aspetto più interessante di questa pellicola credo sia quella di avvalorare la tesi per cui non servono grandi effetti speciali in computer grafica per rendere bene…si può ripescare dal passato ed utilizzare il trucco migliore della storia del cinema…il montaggio.
Recitazione accettabile per un b-movie.

In buona sostanza un horror accettabile, senza infamia e senza lode…che di questi tempi è già qualcosa per un horror e sopratutto un buon esordio per un ragazzo sbucato dal nulla.

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