Life after Beth: sogno o son zombie? / 1 Dicembre 2014 in Life After Beth

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Parte come un interessante film sugli zombie, digrada verso la demenzialità più assoluta.
A conti fatti, il risultato non è completamente sballato, ma l’ironia nera che sottende la vicenda è sfruttata in maniera talmente puerile che il film non mi ha fatto divertire fino in fondo.
Per esempio, vogliamo parlare dell’atto palesemente necrofilo compiuto da Zack e Beth? Nessuna conseguenza? Che peccato…

Salvo qualche buon pezzo nella colonna sonora (vedi Needles in the Camel’s Eye di Eno) ed attori tutto sommato comunque capaci (John C. Reilly, Dane DeHaan, Molly Shannon, Anna Kendrick, Matthew Gray Gubler…).

Mumble mumble, volevo dire un’altra cosa, uhm…
Mi è piaciuto il gioco di parole del titolo, ecco!
“Beth”, per assonanza, ricorda “death”, “morte”: quindi, il titolo gioca con l’espressione “la vita dopo la morte”. Più letteralmente, indica “la vita dopo Beth” e anche “la vita senza Beth”. Recentemente, mi capita di incappare spesso in racconti che trattano l’argomento del superamento del lutto e l’elemento “sovrannaturale” è tra gli éscamotage narrativi più usati, noto, per risolverlo.

Leggi tutto