Life After Beth
/ 20145.821 votiBeth muore improvvisamente, ma torna misteriosamente in vita. Il suo fidanzato, Zach, tenta di riconquistarla, ma si accorge che qualcosa è cambiato.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Life After Beth
Attori principali: Aubrey Plaza, Dane DeHaan, John C. Reilly, Molly Shannon, Cheryl Hines, Paul Reiser, Matthew Gray Gubler, Anna Kendrick, Eva La Dare, Paul Weitz, Michelle Azar, Jim O'Heir, Elizabeth Jayne Stillwell, Jenna Nye, Bud Sabatino, Peggy Miley, Garry Marshall, Allan McLeod, Rob Delaney, Adam Pally, Keedar Whittle, Bechir Sylvain, Bonnie Burroughs, Brian Groh, Eileen Finizza, David Dustin Kenyon, Chloe Searcy, Zoë Worth, Mostra tutti
Regia: Jeff Baena
Sceneggiatura/Autore: Jeff Baena
Colonna sonora: Robert Levon Been, Peter Hayes, Leah Shapiro
Fotografia: Jay Hunter
Costumi: Negar Ali, Nicola Clegg, Jane Johnston
Produttore: Elizabeth Destro, Michael Zakin, Wendy Benge, Charles Sauveur Bonan, Christopher Herghelegiu, Courtney Kivowitz, Kim Leadford, Daniel McCarney, Tim Nye, Brent Romagnolo, Elizabeth Jayne Stillwell, Brian Young
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Horror
Durata: 90 minuti
Dove vedere in streaming Life After Beth
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Parte come un interessante film sugli zombie, digrada verso la demenzialità più assoluta.
A conti fatti, il risultato non è completamente sballato, ma l’ironia nera che sottende la vicenda è sfruttata in maniera talmente puerile che il film non mi ha fatto divertire fino in fondo.
Per esempio, vogliamo parlare dell’atto palesemente necrofilo compiuto da Zack e Beth? Nessuna conseguenza? Che peccato…
Salvo qualche buon pezzo nella colonna sonora (vedi Needles in the Camel’s Eye di Eno) ed attori tutto sommato comunque capaci (John C. Reilly, Dane DeHaan, Molly Shannon, Anna Kendrick, Matthew Gray Gubler…).
Mumble mumble, volevo dire un’altra cosa, uhm…
Mi è piaciuto il gioco di parole del titolo, ecco!
“Beth”, per assonanza, ricorda “death”, “morte”: quindi, il titolo gioca con l’espressione “la vita dopo la morte”. Più letteralmente, indica “la vita dopo Beth” e anche “la vita senza Beth”. Recentemente, mi capita di incappare spesso in racconti che trattano l’argomento del superamento del lutto e l’elemento “sovrannaturale” è tra gli éscamotage narrativi più usati, noto, per risolverlo.
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