Lezioni di piano
/ 19937.9298 votiAda, giovane donna affetta da un mutismo di origine probabilmente traumatica, viene data in moglie a un colono britannico che vive in Nuova Zelanda. Tra i bagagli della donna vi è un grande pianoforte, lo strumento principale con il quale comunica e mediatore del suo mondo affettivo. L'unica alternativa sono il linguaggio dei segni e la figlia Flora che traduce in voce i suoi gesti. Ma l'incomunicabilità che da subito si manifesta tra Ada e il marito ha poco a che fare con il mutismo. Sull'isola, però, Ada incontra George Baines, anch'egli inglese, ma che vive alla maniera dei nativi e per questo considerato quasi un selvaggio. Tra i due si stabilirà una profonda intesa e gli eventi precipiteranno. I film ha vinto 3 premi Oscar (miglior attrice protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura originale), ma anche di un Golden Globe, e della Palma d'Oro a Cannes (1993)
wigelinda ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Piano
Attori principali:
Holly Hunter
Harvey Keitel
Sam Neill
Anna Paquin
Cliff CurtisKerry Walker, Tungia Baker, Ian Mune, Genevieve Lemon, Pete Smith, Te Whatanui Skipwith, Bruce Allpress, Rose McIver, Neil Gudsell, Jon Sperry, Verity George, Stephen Papps, Mostra tutti
Regia:
Jane Campion
Sceneggiatura/Autore: Jane Campion
Colonna sonora: Michael Nyman
Fotografia: Stuart Dryburgh
Costumi: Janet Patterson
Produttore: Mark Turnbull, Alain Depardieu
Produzione: Australia, Francia, Nuova Zelanda
Genere: Drammatico, Romantico, Erotico
Durata: 116 minuti
Dove vedere in streaming Lezioni di piano
La protagonista di questo film è una donna muta dall’età di sei anni, che da voce ai sui sentimenti e alle sue sensazioni attraverso la musica del suo amato pianoforte, fulcro narrativo centrale del film, attorno al quale prenderà vita una storia d’amore
< in cui si intrecciano l'estasi della musica e il desiderio sessuale, la prepotenza dei sentimenti e la fragilità della morale> (Mereghetti). Musiche stupende e attori in ottima forma. Holly Hunter e Anna Paquin, premiate entrambe con l’oscar. Quest’ultima diventando anche la seconda attrice più giovane a ricevere il premio (all’epoca aveva 11 anni).
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La Campion riesce a parlare anche col silenzio.
Grazie a questa sua straordinaria capacità, i suoi film riescono ad attraversare quella barriera che esiste fra cuore e pellicola, insinuandosi nelle più recondite emozioni.
The piano è il culmine di tale artificio, di tale connaturata arte.
Il film è un lungo respiro dalle mille voluttà, desiderose di lasciare l’arido deserto dei rimpianti. E tramite queste giungere a passioni inascoltate, e a riverberi di emozioni che riecheggiano fra le dolci e soavi melodie di un pianoforte.
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Uno dei film più belli e dolorosi che abbia mai visto.
Una poesia sotto forma di pellicola.
Adoro.
Non c’è morte peggiore, non c’è vita migliore.
Ogni volta che mi ritrovo ad affrontare un film di questo genere mi stupisco di quante sfaccettature possa presentare un solo sentimento ed in quanti modi riesca ad essere rappresentato senza portare a noia.
Il film presenta un inizio piuttosto lento sino a quando non si concretizza il vero e proprio “contratto” che diviene una sorta di avvicinamento forzato tra Ada e George.
Il mutismo della donna lascia che sia la musica a parlare per lei ed il piano risulta essere un elemento portante per la trama.
Piano che la mantiene in vita e che, allo stesso tempo, potrebbe provocarle la morte.
Credo di non aver ancora visto un film in cui “l’annegamento” influenza anche lo spettatore.
Finale completamente inaspettato.
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C’é un grande silenzio dove non c’é mai stato suono;c’é un grande silenzio dove suono non può esserci;nella fredda tomba del profondo mare