Si poteva fare di meglio. / 27 Maggio 2018 in I fiumi di porpora
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Kassovitz dirige un thriller cupo con un insolita ambientazione tra i ghiacci e le nevi degli altipiani francesi.
Il film parte bene e si sviluppa ancora meglio grazie alle tante accattivanti scene di tensione e mistero ma poi qualcosa si spezza e tutto si trasforma in qualcosa di già visto (“Il codice da Vinci”) fino a giungere a un finale che stona con quanto si era visto fino a quel momento.
Buona l’interpretazione di Jean Reno, un po’ meno quella di Vincent Cassel.
Peccato perché se avesse mantenuto l’atmosfera cupa e misteriosa dell’inizio sarebbe stato un ottimo film.
P.s. ridicola la scena del combattimento stile Chuck Norris tra Cassel e gli skinhead.
Recensione da Oscar
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