Recensione su Les Miserables

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Les Miserables
Regia:

28 Febbraio 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Dillo che si sei Jaen Valjean! Se non lo dici sei una brutta persona.
C’è questa scena molto funambolica e molto preambolica per presentarci Jean Valjean. Jean Valjean è un prigioniero ganzo brutto e sporco e cattivo e che non aveva fatto un ca**o. Lo liberano, pecca, vede la luce. Belin che roba cristiana. Insomma che diventa uno stinco di santo (ed è Wolverine), e… e troppa roba. Lo insegue Russel Javert Crowe. Passa la Hathaway, che canta un paio di canzoni da prostituta disperata (tra l’altro era veramente una pessima prostituta), ha un momentone tragico di sofferenza in cui pare un incrocio tra la Giovanna d’Arco quella in b/n e Wynona Ridere quella di Alien (3?) e schiatta. Mh, ok. Intanto, Jean eccetera le prende la figlia, e scappa da Javert, che lo insegue, ma la figlia si innamora di un giovanotto pollo e rivoluzionario. W la rivoluzione, c’è una canzone bellissima, abbasso la rivoluzione, muoiono tutti, tutti? Ma no! C’è Jean Valjean! Che salva il pollo, lo porta a Cosette, che era la figlia della Hathaway, ecc ecc.
Insomma, ci sono una cifra di personaggi secondari meravigliosi, tutti cantano, i poveri sono disperati e umidi e aspettano di morire. Il giovane pollo è un ca**o di stacanovista della rivoluzione, dopo che gli muoiono tutti è disperatissimo, e meno male che ritrova Cosette. Così perde la faccia disperata e si rimette quella da pollo innamorato. ‘ccodè. Javert fa la sua figura, ma non si capisce perché passi la vita con l’ossessione di catturare… ma chi? Ma Jean Valjean! Insomma, take it easy, boy. Trovati un hobby, c’è altro, che so, collezionare slip usari di liceali made in Japan cercandoli su internet, o i trenini, o n’importe quoi. Anche se un hobby ce l’ha, ed è camminare cantando sui parapetti, e sticazzi, mi sembra un po’ pericoloso (e infatti…). Non puoi stare in soggiorno come le persone normali no. Dicevo un sacco di secondari, e muoiono, l’eponima epaminonda, che era l’unica brava pisquana, ed era pure scopabile, e poi Gavroche, e insomma, è un colpo basso dopo l’altro. Però! Però alla fine nemmeno lui, ma chi? Jean Valjean! Si esime dall’essere un po’ morto, con tutto quel che aveva fatto diviene praticamente un santo, e trapassa, proprio nel senso che finisce in un paradiso/mondo dove ritroviamo tutti i meravigliosi secondari, che cantano appassionatamente sulle barricate, e io volevo alzarmi e fare YOOOOOO! E insomma ho pianto come un vitello sgozzato, quindi non è per forza conseguente ma direi che a me è piaciuto.

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