12 Febbraio 2013
Io e i musical non andiamo d’accordo, li trovo irritanti, leziosi e poco efficaci; nonostante ciò ho provato ad avvicinarmi con atteggiamento imparziale a Les Misèrables e l’operazione è riuscita.
Non nego di essermi lasciata scappare qualche risolino nel veder cantata ogni singola battuta e dialogo, ma col tempo mi sono abituata e sebbene il film sia lungo ( dato il libro però è giusto così), troppo lungo, è innegabile la maestosità dell’opera messa in piedi. In particolar modo trovo molto apprezzabili le scenografie, le orchestrazioni dei brani e trucco e costumi. Sono pensati in grande e rendono anche, in grande. Il cast è tutto fortemente in parte, con menzione speciale ad Anne Hathaway, che merita l’Oscar, e a Hugh Jackman, vero protagonista. Meno incisivo e spontaneo Eddie Redmayne e un po’ imbolsito Russell Crowe, splendida Samantha Barks come Eponine.
Molto d’impatto l’incipit e l’epilogo, le performance corali danno una spinta in più al film, facendogli prendere respiro e coinvolgendo chi ascolta e osserva in quell’atmosfera rivoluzionaria e vibrante che da metà film in poi si fa forte e importante.
Orrida la CGI, poteva essere evitata in certe scene, grandioso il resto. Film riuscito, da premiare gli attori, but not my cup of tea.

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