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I diabolici

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12 Marzo 2013 in I diabolici

I DIABOLICI

Non conoscevo il film, sarò schietto con voi.
Non conoscevo neppure il regista poiché il Cinema francese è una grande lacuna del sottoscritto, ma sono rimasto affascinato dal titolo e dalla trama.
Vedendo il film penso che non possiamo catalogarlo come giallo, è più del classico giallo. Intanto è un film teso, la tensione che si respira dall’inizio alla fine è tanta. La tensione diventa azione, diventa omicidio e l’omicidio diventa mistero. Un susseguirsi di eventi che ci lasciano con il dubbio. Il tizio è morto o non è morto ? E se è morto perché percepiamo la sua presenza ? Direi quindi che se vi fosse una linea cinematografica immaginaria, porrei il film fra il thriller e l’horror. Andiamo con ordine.
Il film è ambientato in un fatiscente collegio per ragazzi, il bianco e nero più che rendere cupa l’atmosfera tende semplicemente a presentare il collegio per quello che è: un posto dove non manderei mai mio figlio.. che ancor non ho xD
La trama si concentra su tre persone, una storia non troppo d’amore fra tre persone.
Chi ? Il direttore è un uomo che regna nel suo collegio come un despota molto poco illuminato , la sua bella e spagnoleggiante dolce metà, ultima ma non ultima un’accattivante bionda. Il punto è che le due sono “amiche” ma direi più semplicemente colleghe.
Il Direttore è il classico maschio anni ’50, un po’ uomo che non deve chiedere mai delle pubblicità anni ’80-’90 con quel non so che borghese anni ’50 e ’60, vive in un mondo d’apparenze, oltre ad essere violento. La sua valvola di sfogo è infatti la bella mogliettina da Caracas, semplice, un po’ ingenua, arcicattolica, delicata, indifesa.
L’altra, ovvero la bionda amica o presunta tale, si preoccupa della sua situazione e l’aiuta.
Programmano così una fuga, il divorzio dei due et dulcis in fundo.. l’omicidio del Direttore.
Visto che nessuno fa nulla in cambio di nulla (oltre al fatto che la biondina ha avuto una storia con “l’uomo che non deve chiedere mai di turno”) mi sono chiesto quali possibili motivi abbiano spinto la pragmatica ed ambivalente Signoret ad aiutare la piccola, e timorata di Dio, Clozet. Interessi economici, possibili vendette..
Fatto sta che le due riescono ad uccidere il Direttore, lo mettono in un cesto di vimini e lo buttano nella piscina del collegio.
Il Direttore è morto direte voi, fine della recensione quindi. No, da questo momento la presenza del Direttore turberà non solo le due ma anche tutto il collegio. Bella l’atmosfera che si respira da ora alla fine, al mistero si lega mistero e quando si ha una situazione simile non può non entrare in gioco IL poliziotto buono. Da questo momento sarà un susseguirsi di indagini velate e situazioni che inquietano fino a un finale con un doppio colpo di scena.

Note del Don
Nel ’96 venne fatto un remake che non ho visto e non vedrò poiché sono troppo cuuul. xD

DonMax

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2 Settembre 2011 in I diabolici

Attenzione: contiene spoiler

(Quasi nove stelline)

Un triangolo un po’ vizioso: lei sa dell’altra e stringono perfino plateale amicizia, lui flirta con entrambe contemporaneamente.
Le donne chiedono vendetta: la Signoret è una donna pratica, solida e non tituba, la Clozet si contorce come una biscia perché ha una paura del diavolo (letteralmente).

Ne viene fuori un entusiasmante racconto gotico, con tratti pre-pulp, leggeri richiami espressionisti (non solo nella fotografia in b/n) ed un’ironia nera e grottesca. Come se non bastasse, compare in scena anche un precursore del Tenente Colombo fatto e finito, con tanto di sigaro (o toscanello?).

La scenografia antiquata e polverosa è estremamente affascinante, l’ambientazione scolastica suggerisce intrecci morbosi ed ulteriori segreti (le soffitte hanno sempre il loro perché), la probabile presenza di fantasmi e redivivi dà alla storia quel tocco di sovrannaturale “paesanotto” che adoro.
Le fascinazioni suggeritemi dalla sequenza finale, poi, mi hanno ricordato tantissimo quelle provate, quando ero ancora una sbarbina, leggendo la raccolta di racconti Il segugio della morte di Agatha Christie.

Nota: ma il bisnonno del Tenente Colombo non avrebbe potuto evitare la morte della Direttrice?

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25 Luglio 2011 in I diabolici

Il titolo italiano m’ha messo sull’avviso fin dall’inizio.
Per un’ora intera mi sono interrogata sulle ragioni di quel maschile: se, come vogliono farci credere, la malvagità appartiene alle due donne (alla fragile, suggestionabile moglie malata di cuore, e alla brusca, in un certo senso rozza, eppure seducente amante, una Simone Signoret schietta, popolare, ma magnetica, nella sua sonnolente e tutt’altro che eterea bellezza) perché non intitolare il film “Le diaboliche”?
Tutto si spiega alla fine, in un colpo di scena che non è poi così scenico (anche se Clouzot gioca benissimo con le inquadrature, esasperando la tensione e portando l’inganno fino in fondo).
Benché, forse, troppo lungo, si rivela un buon noir, inquietante, spietato, grottesco (e persino un po’ gotico).

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Ottimo noir !! / 5 Maggio 2011 in I diabolici

Davvero notevole ! Altro che effetti speciali per creare suspence basta avere una buona trama ed un’ottima regia, entrambe prersenti in questo datato film francese.

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