Recensione su Addio mia regina

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27 Aprile 2013

Il mio amore per i costume drama si arricchisce e trova un nuovo tassello; dopo la riuscita stravaganza Coppoliana, il film del francese Benoit Jacquot ritorna su binari più classici, ma non per questo meno belli. Basato su un romanzo che riscrive la storia della regina di Francia, ipotizzando un amore lesbico celato e accennato, il film segue le vicende dei giorni critici della presa della Bastiglia, quando la realtà di tutti, dalla regina ( Diane Kruger), all’amica e amata Duchessa di Polignac ( Virginie Ledoyen) fino alla lettrice di fiducia ( Lea Seydoux) viene sconvolta. Il flusso delle cose muta direzione e per prima Marie Antoinette si dimostra riluttante e capricciosa ad accettarlo; ma non è lei il punto focale del film, bensì la lettrice, esempio di devozione assoluta e vittima della sua cieca lealtà.
Con una regia intimista che segue passo dopo passo le corse, gli affanni e sospiri di una brava Lèa Seydoux e con zoomate su visi che non si accendono quasi mai, il film scorre via aggraziato e bello. Splendidi costumi e splendidi scenari, fotografati molto dolcemente, contornano una storia atipica per il contesto eppure mai stonata, mai eccessiva e dal finale amaro e poetico.

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