8 Recensioni su

L'era Glaciale

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invecchia molto bene / 25 Marzo 2020 in L'era Glaciale

dopo quasi dieci anni lo si puo considerare un classico dell’animazione moderna, ma già al momento dell’uscita ricordo sale gremite e grande successo di critica.

Classico dell’animazione Fox / 6 Febbraio 2016 in L'era Glaciale

L’Era Glaciale è ormai diventato un classico. Durante la glaciazione, gli animali si dirigono verso sud. L’intelligente mammut Manny si imbatte nel pasticcione bradipo Sid salvandolo. Al tempo stesso, un branco di tigri dai denti a sciabola, guidate da Diego, attaccano un villaggio di esseri umani. Una madre, per salvare suo figlio e non farsi divorare, si getta da una cascata. Lì, in fin di vita, affiderà il bambino ai due strani amici, ai quali ben presto si aggiungerà Diego, inizialmente intenzionato a compiere la sua vendetta. Da lì partirà un viaggio per riportare il bambino dal padre semplicemente esilarante, ricco di momenti indimenticabili. Si passa da scene comiche, a scene per certi versi adrenaliniche ad altre commoventi.
Ah, come dimenticare Scrat, scoiattolo sfigato costantemente alle prese con la ghianda, che fa di contorno (e talvolta entra a contatto) ai protagonisti?

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10 Febbraio 2015 in L'era Glaciale

Straordinario e divertentissimo, uno dei miei preferiti film d’animazione. L’ho visto molte volte e ogni volta non mi stanca mai, e poi che dire di Sid e Scart assolutamente geniali. Lo consiglio vivamente a chi non l’ha ancora visto

16 Settembre 2014 in L'era Glaciale

Il migliore della saga, a me fa troppo ridere!

24 Agosto 2014 in L'era Glaciale

Un cartone nella media del genere. Animazioni così così, morale sulla tolleranza tra diversi, storia adatta a un pubblico infantile. E Sid dopo un po’ risulta indigesto pure allo spettatore, oltre che a Manfred e Diego. Dall’altro lato una banda di dodo e il divertentissimo Scrat (il roditore preistorico), protagonista anche del corto “Gone Nutty”, da non perdere (da perdere invece l’altro corto Bunny, presente nell’edizione DVD: una delle cose più orrende che abbia mai visto su uno schermo).

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L’INIZIO DI UNA GRANDE STORIA! / 7 Aprile 2013 in L'era Glaciale

Uno dei cartoon che amo di più! divertente e riflessivo, scene esilaranti a non finire e personaggi esageratamente “umani”, il primo film dell’attuale quadrilogia mantiene le promesse del trailer e lascia nella sua poca durata (1h20m) risate a non finire: lo scoiattolo Scrat (altra star del film!) e la sua amata ghianda che apre lo spettacolo, poi i protagonisti Diego, la tigre doppiogiochista, Sid, il bradipo abbandonato perchè tonto e insopportabile, e Manny il mammuth solitario… Ne vedremo delle belle! 8!

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21 Ottobre 2011 in L'era Glaciale

Film d’animazione molto divertente. L’inizio è folgorante con la scena di Scratch alle prese con la sua ghianda; poi entrano in scena i veri protagonisti del film. Manny, mammut triste e solitario, Sid, bradipo logorroico e simpatico e Diego, tigre insidiosa.
Una delle scene migliori è quella con Sid che diventa uno splendido running-back del football americano con un’anguria come pallone.
Film divertente ma anche pieno di sentimenti: l’amore per il bambino umano e l’amicizia (anche se strana) che lega i tre diversi animali. Altra cosa particolare del film: gli animali parlano mentre a stare zitti sono gli umani (una frase di Diego: tanto cosa gli parli a fare, gli umani non sanno parlare).
“Le prossime volte stai attento alle spalle perché te le starò masticando”.
Peccato solo che duri così poco (un’ora e 15 scarsi); per fortuna in dvd si trovano molti inserti speciali che compensano questo difetto.

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Un film d’animazione dalla trama semplice e lineare che regala momenti di grande divertimento / 10 Luglio 2011 in L'era Glaciale

20.000 anni fa, all’inizio dell’era glaciale, mentre gli altri animali, per sottrarsi al freddo incombente, si dirigono verso sud, un bradipo tanto maldestro quanto logorroico, Sid, un mammuth solitario e taciturno, Manfred detto Manny, e una tigre doppiogiochista, Diego, si ritrovano a dover accudire un neonato eschimese, Roshan, scampato miracolosamente, grazie al coraggio della propria madre, morta subito dopo averlo tratto in salvo, ad un feroce attacco portato da alcune tigri, tra le quali anche Diego, all’accampamento in cui egli viveva assieme alla sua famiglia. Le tigri intendevano vendicarsi del padre del bambino, reo di cacciarle al solo scopo di usarne la pelle per farne delle pellicce con le quali proteggersi dalle rigide temperature invernali. Fallita la vendetta, Diego escogita un piano per catturare Roshan. Si finge amico di Manny e Sid, ma il suo intento è quello di ingannare i suoi compagni di ventura per poter rapire il piccolo in modo tale da poterlo offrire in pasto al branco di cui egli fa parte. Sid e Manny, completamente all’oscuro di tutto ciò, credono che Diego voglia aiutarli a riportare il neonato da suo padre. Il racconto del viaggio dell’insolito e non molto affiatato terzetto si sovrappone con le mille peripezie tragicomiche di cui si rende protagonista uno scoiattolo, Scrat, alle prese con il disperato tentativo di catturare una ghianda.
Questo film, più che nella trama, la quale si sviluppa in maniera lineare e ordinata, trova i propri punti di forza nella caratterizzazione dei personaggi e nel modo in cui questi interagiscono tra loro. A farla da padrone sono gli esilaranti battibecchi a cui danno vita Manny e Sid, che non possono non ricordare quelli altrettanto divertenti tra Shrek e Ciuchino nel primo episodio della saga dedicata all’orco verde; ma il personaggio che risalta su tutti gli altri è, senza dubbio, quello di Scrat, scoiattolo ossessionato dall’idea di catturare una ghianda, un’ossessione che lo porterà a combinarne di tutti i colori, con il risultato di generare gag a dir poco esilaranti, che da sole varrebbero la visione del film.
Con la sola eccezione di Roshan, i personaggi degli umani rimangono in secondo piano; la scena, quindi, è tutta per i sopracitati Sid, Manny, Diego e Scrat, le cui disavventure innervano una pellicola che tesse un convincente elogio allo spirito di gruppo. Coniugando con intelligenza risate e lacrime (due le scene struggenti da citare: quella in cui Manny ricorda il proprio passato davanti ai graffiti incisi sulla parete di una grotta e quella in cui il piccolo eschimese si ricongiunge con suo padre), la pellicola regala ottanta minuti di ottimo intrattenimento. Sebbene la voce di Pino Insegno (che doppia Diego) sia dura da digerire, il doppiaggio della versione italiana, tutto sommato, risulta soddisfacente.

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