Carino / 4 Aprile 2017 in Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Sono contenta di averlo visto, mi è piaciuto. Carrey come sempre è fantastico.
Sono contenta di averlo visto, mi è piaciuto. Carrey come sempre è fantastico.
Sicuramente divertente e coinvolgente questo film che vede protagonisti tre giovani ragazzi rimasti orfani alle prese con un tremendo zio, interpretato dal fantastico Jim Carrey. Bella l’ambientazione, ricca di elementi gotici, personaggi caratterizzati abbastanza bene ed un buon ritmo aiutano questa commedia. Da segnalare nel cast anche Jude Law, nel ruolo di narratore, e Meryl Streep, nel ruolo della zia dei ragazzi. Comparsata anche per il mitico Dustin Hoffman
Una straordinaria fiaba gotica,senza principi nè principesse dalle lunghe chiome dorate:c’è Violet,che i capelli li lega per dar spazio alla sua inventiva,c’è Klaus,che non ha una spada ed un’armatura d’argento,ma ha un gran cervello,e poi c’è Sunny…lei morde. Non c’è un principe,ma c’è un conte,Olaf,ed è cattivo fino al midollo. Stranamente non sono loro ad essere in pericolo,ma gli adulti. L’atmosfera atemporale,le straordinarie musiche di Thomas Newman,la saggezza e la delicatezza dei dialoghi fanno di questo film una serie di magici eventi.
Vista l’ottima resa narrativa e, soprattutto, estetica di questo “episodio”, mi stupisco non poco del fatto che il resto della serie di romanzi di Lemony Snicket non sia mai stata adattata per lo schermo: praticamente, si tratta di Dickens (bambini estremamente buoni e capaci incompresi dagli adulti e sballottati dal Destino) visto da Tim Burton, oserei dire.
La cifra stilistica di questo film, estremamente gotica e spruzzata di steampunk, mi ha affascinata fin dalla prima visione.
Penso, inoltre, che questa sia una delle migliori prove istrioniche di Jim Carrey, caustico, cattivissimo e divertente.
Buona anche la prova di Meryl Streep, nevrotica al punto giusto. A proposito! Cameo (irrilevante, in verità) di Dustin Hoffman.
Ribadisco: perché non impedire ad Adriano Giannini l’accesso in sala di doppiaggio? Qui, è nientemeno che la voce narrante del racconto.
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