Le miserie del Signor Travet
/ 19456.85 votiIgnazio Travet è un impiegato regio che risiede a Torino insieme alla moglie e ai figli e che sul lavoro viene vessato dal caposezione e preso in giro dai colleghi. Purtroppo per lui, anche nella vita domestica le cose vanno tutt'altro che bene, dato che la sua compagna, Rosa, pensa solamente a spendere i soldi del suo magro stipendio per farsi bella. La difficile esistenza di Ignazio si complica ulteriormente quando arriva un nuovo capodivisione, il commendator Francesco Battilocchio, che, dopo essersi stabilito nel palazzo in cui abita l'umile impiegato ministeriale, inizia a fare la corte a Rosa. Tratto dall'omonima commedia di Vittorio Bersezio, nel 1946 Le miserie del signor Travet vinse due Nastri d'argento: Miglior Attore Non Protagonista (Gino Cervi) e Miglior Scenografia (Piero Filippone).
schizoidman ha scritto questa trama
Titolo Originale: Le miserie del signor Travet
Attori principali: Carlo Campanini, Vera Carmi, Paola Veneroni, Pierluigi Veraldo, Laura Gore, Gino Cervi, Luigi Pavese, Mario Siletti, Michele Malaspina, Gianni Agus, Domenico Gambino, Enrico Effernelli, Alberto Sordi, Carlo Mazzarella, Felice Minotti, Ernesto Collo, Mostra tutti
Regia: Mario Soldati
Sceneggiatura/Autore: Tullio Pinelli, Aldo De Benedetti
Colonna sonora: Nino Rota
Fotografia: Massimo Terzano
Costumi: Vittorio Nino Novarese
Produttore: Dino De Laurentiis
Produzione: Italia
Genere: Commedia
Durata: 98 minuti
Dove vedere in streaming Le miserie del Signor Travet
(Sei stelline e mezza)
Stando alle cronache, Le miserie del Signor Travet è stato il primo film ad essere trasmesso dalla Rai: la scelta non stupisce, vista la congerie di elementi in grado di incontrare con relativa facilità i favori del pubblico, come il tono “popolare” del racconto, la gustosa ricostruzione che ripropone con dovizia di particolari ambienti domestici e pubblici della Torino di inizio Novecento, un andamento narrativo che rispetta -compreso il metafinale- il ritmo della commedia teatrale (non a caso, è tratto da una messinscena del piemontese Vittorio Bersezio).
Equivoci, segreti, travisamenti, personaggi miti e altri quasi diabolici nella loro miserevole grettezza, soluzioni picaresche a problemi pratici: Soldati miscela con mano capace gli ingredienti offerti dal canovaccio teatrale, avvalendosi di un gruppo di attori decisamente azzeccato, a partire da Carlo Campanini, al suo primo ruolo da protagonista dopo più di venti lungometraggi, proseguendo con Gino Cervi, Vera Carmi e Alberto Sordi.
Gradevole.
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