Mah / 22 Luglio 2014 in La bottega dei suicidi
Belli i disegni. Ma lo svolgimento è piatto, le canzoni stucchevoli, le scene per lo più scontate e mal sviluppate. Pochissimi alti, e tanti, troppi bassi.

In una tetra città in cui i suicidi sono all'ordine del giorno, la bottega di Mishima e Lucréce, specializzata nel fornire tutti gli strumenti necessari per una soddisfacente dipartita, prospera come non mai. La nascita di Alain, frugolo gioioso e positivo, metterà in crisi l'intera famiglia, perché il rampollo... ama vivere!
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Le magasin des suicides
Attori principali: Bernard Alane, Isabella Spade, Kacey Mottet Klein, Isabelle Giami, Laurent Gendron, Pierre-François Martin-Laval, Eric Métayer, Jacques Mathou, Urbain Cancelier, Pascal Parmentier, Mathis Lakehal, Jules Poisson, Simon Rozenfeld, Samuel Vidal, Edouard Pretet, Jean-Paul Comart, Annick Alane, Juliette Poissonnier, Philippe du Janerand, Isabelle Petit-Jacques, Nathalie Perrot, Mostra tutti
Regia: Patrice Leconte
Sceneggiatura/Autore: Patrice Leconte, Patrice Leconte
Colonna sonora: Étienne Perruchon
Produttore: Laurent Pétin, Michèle Pétin, Thomas Langmann, André Rouleau, Sébastien Delloye, Gilles Podesta
Produzione: Francia
Genere: Drammatico, Commedia, Animazione, Musical
Durata: 79 minuti
Belli i disegni. Ma lo svolgimento è piatto, le canzoni stucchevoli, le scene per lo più scontate e mal sviluppate. Pochissimi alti, e tanti, troppi bassi.
Fantastiche le animazioni e la tecnica usata.
La trama e lo svolgimento davvero infantili e prevedibili.
Dopo il consiglio insistente di un mio amico ho visto questo film che mi attirava. L’animazione è interessante e molto gotica e sono belle alcune trovate (il piccione o il rapporto iniziale tra genitori e figlio troppo contento) che mi ha fatto sia ridere che far partire alcuni spunti di riflessione.
Ma se era così avrei dato un 8 o addirittura un 9 e invece…Ha più di un difetto : Finale troppo sdolcinato e a volte insensato che ti fa venire il diabete, un cambiamento del carattere di alcuni personaggi troppo repentino (alcuni personaggi sono depressi per tutto il film e un secondo dopo sono più felici di Pinkie Pie di My little Pony) e nella versione italiana la voce e le canzoni danno troppo l’effetto canzoni dello zecchino d’oro o di chiesa, cosa che si nota sopratutto nel finale.
è un peccato perché il film era partito bene e poteva essere un piccolo capolavoro, Ma vi consiglio la visione visto che a me non mi è dispiaciuto.
P.s. Ma la scena in cui Alain guarda sua sorella spogliarsi a ritmo di musica e l’ammira a occhi spalancati dicendo che è bellissima ? Non so se l’incesto era voluto ma questo è l’effetto che mi è stato dato. Da lì in poi Alain lo ho chiamato Jaimie Lannister
Cioè non toccherà mai i livelli Pixar ma mi ha ispirato. Il bambino anche per me è risultato insopportabile ma in generale, di sicuro è un film diverso dagli altri che a me, forse stupidamente ha preso. Non male il disegno, pessime alcune voci, Pino Insegno non mi piace in alcuni ambiti e questo è uno di quelli. Nel complesso però secondo me uno sguardo lo merita.
Se il ragazzino moriva era un 7.