25 Febbraio 2014 in Le lacrime della tigre nera

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

ฟ้าทะลายโจร
Tears of the Black tiger.

Prendete un piatto di spaghetti western ed accompagnatelo a un piatto thailandese. Fatto ? Bene, avrete qualcosa simile a questa pellicola, un
western Thailandese degli anni 2000 diretto da Wisit Sasanatieng con rimandi al cinema di genere made in Sergio Leone e di Sam Peckinpah.
La colonna sonora ricorda qualsiasi melodia composta da Ennio Morricone e il personaggio principale, un fuorilegge che suona l’armonica, ricorda di striscio (ma solo per l’armonica) ad Armonica (sua eccellenza Charles Bronson sempre nei nostri cuori) de C’era una volta il west. L’opera in questione è a mio avviso discreta e mi ha lasciato soddisfattissimo. Attenzione però, vedendola potrebbero infastidirvi una serie di cose, il mio giudizio infatti sarebbe maggiore se non fosse per dei pacchianissimi effetti speciali e dei dettagli di cattivo gusto.

Ma andiamo con ordine.
Il film ha la particolarità di essere un film d’amore con un pizzico d’azione spruzzato qua e là. Prima di essere la storia di un bandito senza paura “Tears of the black tiger” è la storia d’amore fra due bambini cresciuti in un ambiente selvaggio. Eccoli dunque, Dum e Rumpoey due giovani spasimanti che vivono una storia d’amore turbolenta e piena di ostacoli.
Poveraccio lui, ricca lei. Lunghi flashback mettono a nudo le differenze fra i due, le origini e gli sviluppi dei rispettivi caratteri. Viziata lei, fedele lui.
Passano gli anni ed i giovani, ritrovati dopo un periodo di distanza, crescono. Il loro amore si consolda ma i guai sono sempre in agguato.

Alla storia d’amore, contornata da colori sgargianti, si legano un susseguirsi di scene violente. Sparatorie spettacolari e cavalcate degne di un Western con la W maiuscola sono la seconda caratteristica del film. Dal ricordo e dal passato ci si sposta al presente, un presente in cui Dum si scopre anti-eroe. Dum il romantico pistolero dagli occhi neanche troppo a mandorla che non ha scordato l’amore della sua vita.
Il punto è che la bella Rumpoey è data in sposa ad un giovane sottoufficiale il quale dà la caccia a Dum, brigante furfante. Ribaltamento dei ruoli, il sottufficiale da predatore diventra preda ma Dum il magnanimo gli darà la libertà anche se per un brutto gioco del destino il sottoufficiale è innamorato della sua stessa fiamma. Ad ogni modo se Tarantino viene a conoscenza di questa pellicola la elogia a capolavoro mondiale.

Note:
il film non è finito, tranquilli.

DonMax

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