Recensione su Le follie dell'imperatore

/ 20007.7691 voti

Divertente per tutti, per me è da dimenticare. / 13 Agosto 2012 in Le follie dell'imperatore

Lo so lo so, andrò controcorrente all’opinione pubblica ed universale su questo film d’animazione targato disney, ma poco m’importa della valanga di critiche che potenzialmente riceverei da tutti gli utenti di questo sito. Preferisco esporre, con coraggio, la mia tesi e se vi piace o meno poco m’importa, l’importante è potersi esprimere liberamente.

è bello questo film? Sicuramente sì, ma non per me e per chi ha una concezione diversa di “film disney”. Un film disney per me ha i canoni di capolavori come “La bella e la bestia”, “Gli aristogatti”,”La spada nella roccia” e così via, film che a distanza degli anni da cui sono usciti al cinema ancora oggi fanno la loro bella figura. In quei film si respirava un’essenza magica, un qualcosa che ti elevava dal suolo della realtà terrena e ti trasportava in un universo magico e surreale, attraverso la storia, le canzoni, il carisma dei personaggi. Speravo di riprovare la stessa magia con “le follie dell’imperatore” ma, ahimè, ho l’amaro in bocca, un brutto amaro!

Parto dal presupposto che il film dura quasi una mezz’ora: inizia con Kuzco, trasformato in lama, che si lamenta in una foresta piovosa e con lo stesso Kuzco (rappresentato da una voce fuori campo) che ci introduce in un lungo flashback di quasi trenta minuti di film. Quello che vorrei dire io è “che senso logico ha?” Non sarebbe stato meglio far partire il film direttamente dall’inizio? Invece no: mi devo sorbire un lungo flashback che mi porta via 35 minuti di film e che mi fa venire letteralmente il latte alle ginocchia. Si amici miei, il film mi ha annoiato un pò. Per carità, non voglio rinnegare la “vis comica” contenutavi, ma a me non ha fatto ridere. Sarà che io rido,piango, mi arrabbio e cos’ via quando un film mi rapisce davvero e divento un tutt’uno con esso. Invece questo film sembrava negarmi il suo abbraccio anzì, sembrava che agitasse le mani in modo sdegnoso per dire “sparisci sparisci! Non voglio persone che non sanno ridere con me!” Ma cosa c’è da ridere sincerametnte? Alcune battute sono pure simpatiche e piacevoli, ma altre sono veramente degne di comici di serie z, di comici che si esibiscono in squallidi locali puzzolenti di alcool, frequentati da assidui fumatori di tabacco sui cinquant’anni e con suonatori di jazz che non sanno manco toccare un tasto del sassofono.

“Allora, ci sei?” “No, sono al bar!”

Per un attimo ho pensato che “i soliti idioti” fossero più spassosi di Kuzco e compagnia bella!” Lo stesso discorso per le gag varie: alcune divertenti (Kronk, l’assistente dell’antagonista di turno, Yzma, che rimescola due volte la pozione da dare a Kuzco), altre veramente inutili e superflue( “a cosa serve una seconda leva?”)

Concludo con la nota veramente dolente: il doppiaggio in Italiano, un qualcosa di inascoltabile e pessimo. Luca e Paolo mi sono molto simpatici, ma per favore non fategli più doppiare cartoni animati! Le loro voci sono veramente assonanti e sembra di sentire una ninna nanna. Forse Yzma è la migliore tra i peggiori, ma ciò non salva questo cartone…

Voto? Su una scala di 10 stelle ne metto quattro. Forse perchè in fondo non mi sento di giudicarlo come un pessimo cartone, forse perchè alla maggior parte di voi piace e non ho alcuna intenzione di rendere universale questo mio duro giudizio, ma solo di dare un giudizio soggettivo su un film che non ha colpito tanto il mio cuore. Spero solo di non prendermi le vostre inimicizie e di poter magari confrontarmi con qualcun’altro e la cui opinione rispetterò, come è giusto che sia. 🙂

2 commenti

  1. murdoc42 / 12 Maggio 2015

    A me è piaciuta molto invece il tipo di comicità innovativa del film, e rispettò però la tua recensione. Non sono invece d’accordo sul doppiaggio: di Luca me ne sono accorto subito che era lui a doppiarlo, perché si sente che non è un professionista fin da subito, ma per me ci sta bene, mentre Paolo doppia alla perfezione, per me, senza alcun impiccio e si cammuffa molto bene fra i doppiatori professionisti del film ( e lo dico da fan del doppiaggio!). Di doppiatori scrausi ce ne sono stati ben altri, visto che a quanto pare il cinema italiano ama assegnare ruoli principali, nei cartoni, a doppiatori improvvisati…

  2. emiliailim3 / 13 Maggio 2015

    Ciao! Trovo molto interessante quello che dici all’inizio sulla “concezione di film della Disney” che ricolleghi a classici quali “La Bella e La Bestia” o “La spada nella roccia”.
    Non so quanti anni tu abbia, ma quando è uscito “Le follie dell’imperatore” io ero molto piccina (parliamo di 5 o 6 anni) tanto che è diventato uno dei classici Disney che più amo. Così come anche altri film usciti in quegli anni come “Il pianeta del tesoro” “Atlantis” o “Mulan” e “Hercules”.
    Avendoli visti da piccola è diventato quello il mio canone di classico Disney: una Disney che osa e sperimenta nuove tecniche, comicità, mondi e personaggi. “Le follie dell’imperatore” lo trovo meraviglioso proprio per questo suo tentativo di distaccarsi dalla tradizione (niente storia d’amore, ambientazione insolita, personaggio alquanto antipatico) e introdurre una comicità un po’ grossolana (e io da piccola l’adoravo!)

    La Disney dei classici che dici tu secondo me è morta e sepolta, e tutti i prodotti che hanno cercato di ricollegarsi a quella concezione (due su tutti, Rapunzel e Frozen) non sono neanche lontanamente all’altezza.

    PS: ovviamente non dico che la Disney che osa non possa prendere cantonate. Abbiamo Chicken Little a dimostrarlo! 🙂

Lascia un commento