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Le due sorelle

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SEPARATI ALLA NASCITA / 28 Novembre 2023 in Le due sorelle

Un piccolo thriller che funziona alla grande. Merito di un impianto narrativo teso a manipolare le aspettative dello spettatore. Spettatore che dispone sempre di quella piccola informazione in più rispetto ai protagonisti della vicenda. Una lezione che De Palma ha sicuramente assimilato dal maestro Alfred Hitchcock. Tanti i riferimenti espliciti a “Nodo alla gola” oppure a “La finestra sul cortile”. Cinematograficamente parlando si potrebbe affermare che De Palma sia a tutti gli effetti il siamese di Hitchcock.

La regia di De Palma tratteggia situazioni che viaggiano spesso in parallelo e all’unisono, dando quasi l’impressione di assistere a due film diversi contemporaneamente. Diversi ma uguali. Il montaggio in questi paralleli è incredibile perché riesce a darti tutte le informazioni che ti servono senza farti perdere nulla per strada. Accalappia l’attenzione dello spettatore di minuto in minuto.

“Le due sorelle” è un meccanismo di precisione che funziona in ogni sua parte. Dura appena un ora e trenta ma non corre mai e nemmeno rallenta. Un ingranaggio perfettamente oliato dalle mani di un vero orologiaio del genere.

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La passione per il cinema / 7 Dicembre 2022 in Le due sorelle

Antecedente al cult movie Il fantasma del palcoscenico, uno dei primi film di De Palma in cui già si nota in modo palese l’impronta hitchcockiana, presente nei thriller successivi fino al controverso Omicidio a luci rosse del 1984.
Abbastanza invecchiato nel tempo ma intatto nella sua bellezza e raffinatezza; la prima parte sembra quasi un b-movie composto da simpatiche trovate registiche, la seconda parte invece è un susseguirsi di tensione curata nei minimi dettagli e con un finale spiazzante, morboso e pure aperto (l’ultima scena in stazione è pura trance, da riquadro!). Notevoli musiche di Bernard Herrmann che collaborò con De Palma anche nel film Complesso di colpa, per poi concludere la straordinaria carriera sotto la direzione di Scorsese in Taxi Driver.

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L’evoluzione in chiave moderna del thriller à la Hitchcock / 9 Aprile 2016 in Le due sorelle

Sisters, uno dei primi film di Brian De Palma, è una evidente dichiarazione di derivazione stilistica nei confronti di quello che il regista americano ha sempre considerato un suo maestro, Alfred Hitchcock.
Già gli inquietanti titoli di testa, che mostrano una sorta di ecografia di due gemelli, rimandano al re della suspense (ma anche al Kubrick di 2001), ricordando quell’iride su cui il film tornerà successivamente con insistenza (il richiamo è, ovviamente, a Psyco).
Sullo sfondo, l’incalzante musica del grande Bernard Herrmann, noto proprio per le sue collaborazioni con Hitchcock.
Il film si apre con un espediente meta-comunicativo, con la rappresentazione di uno show televisivo, visto all’interno di un classico mascherino da tv anni Sessanta.
Non è l’unica idea di un De Palma che si diverte ad utilizzare lo schermo in modo creativo, ricorrendo più volte, in modo molto efficace, allo split screen.
Il film è un horror-thriller incentrato sul tema del doppio. Quando Danielle finge di parlare con la gemella Dominique vi è un altro chiaro rimando a Psyco. Tra i lungometraggi di Hitchcock non può non venire in mente anche Vertigo, visto il tema trattato, e La finestra sul cortile, considerate le dinamiche dell’omicidio.
Se da un lato tutti questi richiami al regista britannico rendono il film per certi versi tradizionalista, per altri c’è un chiaro appello alle istanze della New Hollywood, in primis nella rappresentazione assai cruda delle scene di violenza (quasi alla Peckinpah).
Pellicola secondaria di De Palma, Sisters è tuttavia interessante anche perché anticipatrice di alcuni dei suoi lungometraggi più importanti: da Carrie, che arriverà tre anni dopo, fino a Carlito’s Way (quest’ultimo soprattutto per la caratterizzazione del personaggio femminile). È l’antesignano di un nuovo modo di concepire il thriller, con tocchi di modernismo e di glamour, che si evolve dalla tradizione hitchcockiana preconizzando film come Basic Instinct e American Psycho.

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