9 Recensioni su

Lawless

/ 20126.5120 voti

7 abbondante / 14 Gennaio 2018 in Lawless

Molto bello. Il film è fatto veramente bene, i personaggi, la storia, la sceneggiatura, fotografia. Attori veramente al TOP, Shia LaBeouf (sorprendente), Tom Hardy (il solito grande attore), Guy Pearce (pazzo, folle ma che grandissimo interprete che è), Jessica Chastain (eccellente attrice). E’ un film che abbraccia fondamentalmente due generi, il western e l’era gangster! E l’idea funziona…

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Più che sufficiente / 31 Maggio 2017 in Lawless

Ispirata a vicende reali, la storia racconta dei fratelli Bondurant (Shia LaBeouf, Tom Hardy e Jason Clarke), che, durante il proibizionismo, campavano appunto distillando alcool e vendendolo. Le cose però cambiano quando a mettere i bastoni tra le ruote ai giovani campagnoli arriva da Chicago un agente corrotto (Guy Pearce): per i tre ci saranno molte difficoltà, da quelle personali, a quelle sentimentali, a quelle ovviamente strettamente legate all’avversario, ma prevarrà il loro rapporto. Un film sicuramente piacevole, però, visto il cast (che comprende anche Jessica Chastain, Mia Wasikowska e un certo Gary Oldman), visto il potenziale, non è poi così epico. Tuttavia è comunque diretto bene, ottima la fotografia, belle anche le scene d’azione, un po’ fiacco il finale in sé. Il film è stato scritto dal cantante Nick Cave.

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La spassosa idea di unire due generi / 13 Marzo 2016 in Lawless

Prendiamo un’idea decontestualizzabile da un genere proprio e diamogliene due: Western e Gangstar e vediamo cosa accade.
Accade Lawless un film godibilissimo con dei giovani attori adesso confermati.
Durante il proibizionismo diversi piccoli paesini americani si auto-producevano l’alcool e vi era persino chi riusciva a commerciarne, questa è la storia dei tre fratelli Bondurant, cosi’ come raccontata nel romanzo, che si incappano nella solità amenità costituita da un particolarissimo Guy Pierce che come uomo diciamo di legge, si pone contro i temuti fratelli.

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14 Ottobre 2014 in Lawless

Gangster movie, quasi un western ambientato durante l’epoca del proibizionismo.
Tre fratelli, il giovane Jack (Shia LaBeouf), il duro Forrest (Tom Hardy) e il tormentato Howard (Jason), gestiscono un commercio clandestino di alcolici. Il giovane Jack è ambizioso e la sua ambizione rischia di mettere nei guai il traffico illegale dei fratelli. Un duro poliziotto Rakes (il bastardo Guy Pearce) indagherà su di loro.
Buona l’ambientazione, il film però non è riuscito ad appassionarmi troppo.
Ottimo cast, da citare anche Jessica Chastain (la donna che prova ad aprire il cuore di Forrest), Mia Wasikowska (la giovane di cui si invaghisce Jack), Dane DeHaan (l’attore lanciato da Chronicle, visto nell’ultimo Amazing Spider-man, interpreta l’amico di Jack) e Gary Oldman (il gangster che ispira Jack).
Peccato perchè il buon cast mi aveva fatto presagire qualcosa di meglio, il film comunque si lascia seguire senza però lasciare troppe tracce.

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Duri a morire. / 26 Agosto 2014 in Lawless

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il film di Hillcoat ha grossi difetti in fase di script: tra questi, annovero una certa farraginosità iniziale che fa decollare la storia a rilento ed una scarsa definizione dei personaggi, la cui definizione viene affidata quasi esclusivamente alla loro presenza fisica e alla fantasia dello spettatore.
Per intenderci, nessun personaggio risulta pressoché definito dall’interazione con gli altri, ma dal suo solo essere in scena (il corpo dell’attore, dotato di precise caratteristiche: alto, massiccio, bionda, basso, ecc.) e dagli attributi caratteriali che lo spettatore trova più sensato dargli (questo è taciturno, è un duro; questo bercia, combinerà guai; ecc.).

Nel complesso, però, il film mi è piaciuto: si tratta di una “sana” storia di revolverate e macinini dell’anteguerra, su cui aleggiano un leggero tono epico ed una vaga ironia nera (“Mi hai portato tu in ospedale? Quindi… Non ho camminato per venti chilometri?” e, poi, tutti i feriti gravi che non sembrano voler mai, dico mai, morire, nonostante le gole tagliate, le pallottole deflagranti e le badilate in testa), con maschie alleanze e depravazioni di vario genere.

Bravi gli interpreti, anche se Tom Hardy si muove poco (sembra un orso in giacchetta di lana), come se, non so, fosse reduce da qualche infortunio invalidante.
Guy Pearce viscidissimo: con quella scriminatura tra i capelli e senza sopracciglia sembra un inquietante Alfa Alfa de Le simpatiche canaglie cresciuto male.
Gary Oldman fa poco più di una comparsata.

Strepitosa colonna sonora curata ed eseguita da Nick Cave , da alcuni amici Badseeds e da un arzillo nonnetto con le trecce bianche di nome Willie Nelson.

Sarò noiosa, ma, per favore per favore per favore, qualcuno interdica l’accesso alle sale di doppiaggio ad Adriano Giannini. Per favore. Sob.

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5 Marzo 2013 in Lawless

Gangster movie mischiato al western, Lawless è la storia di 3 fratelli, protagonisti di una leggenda che li vuole immortali e dei loro sforzi per rimanere “puri” di fronte al corrotto deputato speciale che pretende i profitti della vendita illegale di alcolici, nell’epoca del Proibizionismo.
Il film si presenta bene, soprattutto grazie ad alcune belle scene, alla fotografia luminosa e al cast ( Tom Hardy bravissimo, sorpresa Shia LaBeouf, efficace Guy Pierce, stupenda Jessica Chastain), veramente eccellente, ma perde molto nel ritmo e pur non essendo lunghissimo, pecca e scorre lento, senza spessore. E’ un prodotto medio, di certo guardabile, ma nulla di più. Le premesse c’erano, ma il risultato è piatto e scontato, e il film è simile piuttosto ad una puntata di Boardwalk Empire eccessivamente annacquata.

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14 Dicembre 2012 in Lawless

Anche per me sarebbe un 6.5. Il film prende ma non da meritare un altissimo voto anche se la storia è interessante anche perchè è vera. Ho trovato molto bravo Tom Hardy….ha una forte presenza scenica. Lo consiglierei questo film anche se in alcuni tratti è duro ma ci sta tutto.

6.5 / 10 Dicembre 2012 in Lawless

Cast eccellente. Uno dei motivi per cui ho voluto vederlo era proprio questo. Tom hardy è forse una delle più grandi rivelazioni del cinema britannico, un attore che recita molto con il fisico e che riesce bene in ruoli ben definiti. Jessica Chastain riesce ad ammaliarmi ad ogni film di più. E bravo anche Shia La Beouf. Di contorno ma di grande spessore Gary Oldman e Guy Pearce (attore feticcio di John Hillcoat).
La regia non è all’altezza dei due film precedenti (la proposta e the road). Lawless è meno cupo di the road e meno allucinato de la proposta. Non è un cattivo film, si lascia guardare bene: la storia è interessante, la fotografia è adeguata al paesaggio (non solo fisico, ma anche sociale e culturale) che si vuole ritrarre, ma Hillcoat aveva stabilito uno standard meno “commerciale”, più din nicchia.
Nick Cave come sceneggiatore non è niente male, ma dà il meglio con la colonna sonora.

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Lawless / 29 Novembre 2012 in Lawless

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un gangster movie. Diretto da John Hillcoat, il film è praticamente tutto sulle spalle del fior fior di gioventù americana: Tom Hardy, Shia LeBeuf, Jessica Chastain, Mia Wasikowska e un veramente eccellente, anche se non più giovanissimo, Jason Clarke. Il contesto è quello di un piccolo paesino dove crescono affari illegali. Lo spettatore è dalla parte di tre fratelli che contrabbandano alcool nel periodo del proibizionismo. Il film si innesca quando viene inviato dalla città un vice-sceriffo (un bravo Guy Pearce) che però pare essere veramentre troppo cattivo, tinto di una frenesia alla violenza talvolta troppo ingenua, di cui non sentivamo il bisogno. Ma il trucco c’è, e sta nel realismo con cui il tutto è girato: la chiave è proprio il contesto, gang e famiglie in un paese piccolo, dove anche la violenza è usata con poco riguardo, c’è poca pulizia in tutto questo frastuono di pallottole e ossa rotte, e questo piace. Non piace certo però quella terribile inquadratura veramente troppo datata della testa del cattivo che spunta nell’allargamento del campo-camera come a dirci “o cavolo, c’era anche lui, e stava guardando!”. Infine c’è una nota che è veramente stonata in tutto questo: il titolo. Quanto ci voleva a lasciare il titolo del libro (La contea più fradicia del mondo) anche alla pellicola? In realtà questo è un dettaglio molto più importante di quanto non possa sembrare, in quanto il titolo “Lawless” attribuisce un tono serioso al tutto, che ci spinge ad aspettarci qualcosa di diverso; se il titolo fosse rimasto l’originale, molto cose si gusterebbero (e capirebbero) molto meglio. Spassoso Gary Oldman nel ruolo molto marginale di un boss.

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