Eh, ho visto. Parrebbe una parziale imitazione del lavoro di Méliès, sviluppato diversamente, ma l’idea centrale è essenzialmente la stessa. Davvero un ottimo pretesto per sbizzarrirsi con gli effetti speciali! Non mi stupisce che il de Chomon fosse conosciuto come il “Méliès spagnolo” e che avesse iniziato lavorando proprio presso il laboratorio dello stesso.
Credo che, come ricordi anche tu, il tema della casa stregata fosse tra i più stimolanti e “semplici” da mettere in scena, ai tempi, per sperimentare effetti visivi e speciali e, poi, lo spazio concluso degli edifici, quello degli alberghi in particolare, a quanto pare, stimola paure ancestrali 😉
Eh, ma Méliès è arrivato prima. E si è pure ripetuto, dilungandosi, con L’auberge du bon repos, per esempio: http://bit.ly/1jnlQr7
Eh, ho visto. Parrebbe una parziale imitazione del lavoro di Méliès, sviluppato diversamente, ma l’idea centrale è essenzialmente la stessa. Davvero un ottimo pretesto per sbizzarrirsi con gli effetti speciali!
Non mi stupisce che il de Chomon fosse conosciuto come il “Méliès spagnolo” e che avesse iniziato lavorando proprio presso il laboratorio dello stesso.
Credo che, come ricordi anche tu, il tema della casa stregata fosse tra i più stimolanti e “semplici” da mettere in scena, ai tempi, per sperimentare effetti visivi e speciali e, poi, lo spazio concluso degli edifici, quello degli alberghi in particolare, a quanto pare, stimola paure ancestrali 😉