Recensione su Latin Lover

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Il capolavoro di Cristina Comencini / 26 Marzo 2015 in Latin Lover

Comencini fa il suo piccolo capolavoro, il suo piccolo Nuovo Cinema Paradiso. Piccolo, però. Perché al contrario del capolavoro di Tornatore questo non è un racconto di formazione, ovvero la storia epica di un singolo protagonista, ma un episodio corale, ossia un cast epico per una storia circoscritta, paradossalmente più intimista.
Protagoniste sono quattro sorellastre, riunite dalla matrigna (interpretazione finale e definitiva di una magnifica Virna Lisi) per commemorare il loro uomo comune, padre e marito, latin lover, divo dell’età dorata del cinema italiano, Saverio Crispo (interpretazione sorprendente, in flashback, di un magnifico Francesco Scianna).
Brave e divertenti, ma senza mai sforare nella macchietta (e ciò è bene o male? Non l’ho ancora capito), le quattro sorelle capitanate dall’irresistibile e infallibile Angela Finocchiaro.
Dialoghi dalla affascinante impostazione teatrale, tanti e profondi, sull’amore, l’amore filiale, il cinema. Gli omaggi alla storia del cinema italiano e le parodie del cinema europeo e internazionale scandiscono il film, ma forse non sono nelle corde di Cristina Comencini: sono troppi e poco efficaci; forse Comencini ha ceduto a un inopportuno complesso di inferiorità nei confronti sia della memorabile scena dei baci tagliati di Nuovo Cinema Paradiso sia della carica comica di certe parodie per cui TV e web ci hanno ormai svezzati.
Da amante del cinema e amante (oddio, diciamo “ammiratore”) delle donne, io ho avuto il sorriso stampato in faccia dall’inizio alla fine. Altri però potrebbero faticare a sorridere o anche solo a apprezzare.

2 commenti

  1. Stefania / 21 Settembre 2017

    Gradevolissima commedia, mi è piaciuta davvero molto! Il cast al femminile mi è sembrato davvero ben calibrato e certe soluzioni narrative mi hanno proprio divertita.
    Dici che la Comencini soffre di “inferiorità”, come il personaggio di Valeria Bruni Tedeschi? 🙂

    • Francesco / 23 Settembre 2017

      Ahah! Adesso non ricordo bene ma non credo. NESSUNO ha delle nevrosi al livello di quelle di Bruni Tedeschi.

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