29 Marzo 2011

Il nome Jesse james evoca un immaginario di pallottole, assalti al treno e fughe a cavallo; un’America post guerra civile ancora terra di frontiera e di avventurieri.
Il famoso fuorilegge viene rappresentato in questo film sotto un’altra luce. Padre di famiglia e marito, è un uomo la cui seconda vita, più che una fuga avventurosa, si è trasformata in una piaga che lo divora internamente. La sua leggenda lo costringe a un ruolo al quale non ha più la forza di rinunciare, e prosegue un cammino che assume sempre più la forma di una discesa inarrestabile e rovinosa.
Brad Pitt conferisce a questo James spessore e fascino; è una figura tormentata, gravata da un peso insostenibile.
Il distacco sembra essere lo stato d’animo che maggiormente lo attraverso; J.J affronta quelli che saranno gli ultimi mesi della sua vita, le ultime rapine e peregrinazioni, con un espressione sempre più distante e stranita. Il suo acume gli permette di capire in fretta il tranello che gli sta tenendo il destino, ma non se ne sottrae, come chi non trova più la voglia di scappare.
Il rapporto tra lui e Robert Ford è punto cardine del film, l’allievo che idolatra il suo maestro fino al punto di desiderare prenderne il posto, e questa trasfigurazione passa chiaramente attraverso la morte.
Il presagio di morte e percepibile in ogni fase del film, si legge perfino nella bellezza inquietante dei paesaggi che incontrano. Il film infatti è caratterizzato dalla contrapposizione di interni bui e angusti -i rifugi dei banditi in fuga- e enormi spazi luminosi. La luce è un altro elemento molto valorizzato nel film, sulla neve fresca, il grano maturo, i tramonti della prateria, il riverbero crea fotografie stupende.
Anche il personaggio di Robert Ford merita una considerazione. Stigmatizzato fin dal titolo, il suo vigliacco atto finale porterà a tutto, meno che la catarsi in cui sperava. La fama prosegue pari passo con una diffusa avversione nei suoi confronti, il tradimento dell’amico lo trasforma in un paria, e la sua colpa verrà espiata con una vita da sconfitto.

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