L'amore all'improvviso - Larry Crowne

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L'amore all'improvviso - Larry Crowne

Larry è un impiegato-modello che, nonostante i suoi pregi, viene licenziato perché non è in possesso di un titolo di istruzione superiore. Non è mai troppo tardi e si iscrive ad un corso di economia che prevede anche un seminario sulla comunicazione in pubblico tenuto dalla bella ma demotivata Prof.ssa Tainot.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Larry Crowne
Attori principali: Tom Hanks, Julia Roberts, Bryan Cranston, Cedric the Entertainer, Pam Grier, Taraji P. Henson, George Takei, Nia Vardalos, Sarah Mahoney, Roxana Ortega, Rami Malek, Wilmer Valderrama, Gugu Mbatha-Raw, Grace Gummer, Maria Canals-Barrera, Rita Wilson, Randall Park, Holmes Osborne, Rob Riggle, Brady Rubin, Sy Richardson, Alex Quijano, Tina Huang, E-Kan Soong, Tarina Pouncy, Chet Hanks, Erin Underwood, Carly Reeves, Mostra tutti

Regia: Tom Hanks
Sceneggiatura/Autore: Tom Hanks, Nia Vardalos, Nia Vardalos
Colonna sonora: James Newton Howard
Fotografia: Philippe Rousselot
Costumi: Albert Wolsky
Produttore: Tom Hanks, David Coatsworth, Gary Goetzman, Steven Shareshian, Fabrice Gianfermi, Jeb Brody
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 98 minuti

Dove vedere in streaming L'amore all'improvviso - Larry Crowne

Non è mai troppo tardi per l’università / 18 Marzo 2020 in L'amore all'improvviso - Larry Crowne

Film con Tom Hanks alla regia.
Larry Crowne (Tom Hanks) è un affabile e cordiale impiegato in una catena di negozi; un giorno pensa di essere votato per l’ennesima volta impiegato del mese ma invece è stato convocato per essere licenziato perchè manca di un titolo di studio. Decide così di iscriversi all’università; si ritroverà a frequentare il corso di Mercedes Tainot (Julia Roberts), che ha perso la passione per l’insegnamento.
Discreta pellicola romantica in cui la parte di commedia talvolta eccede per la stupidità come ad esempio la scena del licenziamento. Larry si ritrova a ringiovanire, viaggiando in scooter con un gruppo a cui si aggrega, ma trova anche alcune indicazioni utili nei corsi che sta seguendo (l’esempio è il colloquio con la direttrice della banca). Inoltre troverà anche l’amore (quasi scontato) per l’insegnante.
Nel resto del cast da citare Gugu Mbatha-Raw nei panni di Talia (la scooterista), Wilmer Valderrama (Ncis) nei panni del ragazzo di Talia, Bryan Cranston (Breaking Bad) nei panni del marito di Mercedes, Rami Malek (Bohemian Rhapsody) è un compagno di corso di Larry.

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Mah / 14 Settembre 2015 in L'amore all'improvviso - Larry Crowne

Mio caro Tom Hanks, come regista hai proprio toppato. Ho visto questo film in treno, ma forse era meglio farsi una dormita. A parte un paio di scene simpatiche, è un film che non mi ha suscitato proprio niente. E la Roberts è da dimenticare.

per carità….. / 27 Marzo 2013 in L'amore all'improvviso - Larry Crowne

Visto durante il volo con Neos Milano-Havana, noiosetto e senza carisma… Un film che cerca di avere la meglio su altri, ma cade nel noioso e nel ripetitivo… moscio moscio dove se salva solo la Roberts, sempre stupenda, ma sempre scialbetta…. 4!

1 Febbraio 2013 in L'amore all'improvviso - Larry Crowne

Lo trovato un po’ lento agli inizi. Ma poi andando avanti mi è piaciuto. Però Tom Hanks lo preferisco come attore, come regista mi piace meno.

Hanks regista: bocciato. / 19 Giugno 2012 in L'amore all'improvviso - Larry Crowne

Non ci siamo. Non ci siamo proprio. Tom Hanks è uno dei migliori attori degli ultimi trent’anni, ma dietro la macchina da presa si affievolisce e si prende troppo sul serio, quando non è, come molte volte, nostalgico e malinconico per i tempi che furono. Dieci anni fa, Larry Crowne sarebbe stato consegnato alla critica come pasto gustoso, addirittura come dessert per una grande annata di commedie americane. Ma invece è ambientato ora, al tempo della Crisi del mercato e della crisi sociale e non solo economica. La parabola che vorrebbe palesemente insegnarci il buon Tom è quella della rivalsa dell’uomo comune, che, prendendo in mano la sua vita, riesce a farla cambiare e a realizzare finalmente un innovativo modello di vita, per potersi realizzare. Dopo un lento prologo in cui viene elencato l’elementare modello di vita dell’uomo medio americano contemporaneo. Quando questo viene licenziato poichè la crisi incombe e miete molte vittime. Torna al college, l’amabile ometto, che vorrebbe elevarsi a Forrest Gump degli anni zero, dove incontra la professoressa che gli insegnerà che la vita può continuare oltre la soglia degli –anta. L’idea di base è partire da un’idea che passa dalla condizione civile nell’immediato periodo post-crisi della Borsa e del denaro, ma la sceneggiatura, prevalentemente scritta dalla sciatta Nia Vardalos(si, la tizia de Il mio grosso grasso matrimonio greco), distrugge tutte le speranze in una commedia all’insegna del politicamente scorretto che risulta in realtà correttissima a livello didattico. Non è un pessimo film, senza dubbio. Alcuni elementi, come le interpretazioni dei personaggi, anche secondari, e il finale del film, sono salvabili. Ma è l’idea stessa di cinema che non va: Con gli anni la concezione della commedia americana è incredibilmente cambiata. Non sono più i tempi in cui si sospirava davanti a Quattro matrimoni e un funerale, ma siamo nel tempo in cui si fischia di gioia davanti ad uno degli innumerevoli American Pie. Urge quindi adattarsi, cosa che Hanks non fa minimamente. Tutto rimane nelle buone intenzioni del regista, che non riesce a tramutare in realtà il suo concetto di cinema impegnato magari anche socialmente. Se Larry Crowne avesse avuto una maggiore cura della storia e non si fosse perso troppo nei luoghi comuni della storia romantica del periodo anti-hollywoodiano delle origini, oggi staremmo a parlare dell’opera seconda di Tom Hanks come un piccolo gioiellino. Ormai, anche la diva Julia, dopo il patetico e ridicolo Mangia,Prega,Ama , risulta poco credibile anche se nei panni(che le vanno ormai troppo stretti, bisogna dirlo) che l’hanno lanciata come attrice e ultima grande diva del cinema moderno, ormai un’eternità fa. E non basta ritrarre un omuncolo che gioca a fare il plebeo in mezzo ai patrizi per ritrarre il vero significato della Crisi. Tom Hanks, eterno Peter Pan che fa costantemente il Forrest Gump, si ritrae in una comicità stantìa e ideologicamente inutile. Così come la sua mediocre opera seconda.

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