Recensione su Arca russa

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Un miracolo o una sfida? / 8 Settembre 2015 in Arca russa

Una gita all’Ermitage di San Pietroburgo in costumi sontuosi e riflessioni esistenziali come nessuna guida turistica potrà mai regalarvi. Un miracolo del cinema compiuto grazie al meccanismo coreografico di costumi e comparse, dall’intuizione narrativa della soggettiva di un personaggio invisibile, e dalla sfida cinematografica del pianosequenza integrale, il tutto inserito nella scenografia gratuita e irripetibile di uno dei musei più ricchi e uno dei palazzi più belli del mondo. Una visione che ha una natura non cinematografica, ma teatrale, poetica, saggistica, artigianale e persino promozionale, eppure trova nel linguaggio cinematografico l’unico strumento possibile perchè questa visione esploda in tutto il suo potenziale.
Irripetibile, avremmo detto fino a qualche settimana fa. Ma adesso Sokurov ci ha riprovato al Louvre con Francofonia, e alla faccia dell’irripetibilità, pare ci sia riuscito di nuovo.

2 commenti

  1. paolodelventosoest / 8 Settembre 2015

    Ho sentito anche pareri piuttosto negativi su Francofonia (vedi videorecensione Badtaste.it su youtube). Ma questa Arca Russa voglio proprio vederlo, Mat i syn mi aveva parzialmente conquistato.

    • Francesco / 8 Settembre 2015

      Uhm, io ne ho lette solo un paio, più che entusiaste. O meglio, dato che sto per vederlo da me, non ho voluto leggere a fondo, ho solo “capito” che il parere era positivo. Toccheremo con mano… 🙂

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