Luci della sera
/ 20066.935 votiKoistinen è un uomo solitario, impiegato come guardia giurata in un centro commerciale di un moderno quartiere di Helsinki. Una banda di ladri e una cinica donna consapevole del bisogno di affetto di Koistinen approfittano di lui.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Laitakaupungin valot
Attori principali: Janne Hyytiäinen, Maria Järvenhelmi, Maria Heiskanen, Ilkka Koivula, Sergei Doudko, Andrei Gennadiev, Artūras Pozdniakovas, Matti Onnismaa, Sulevi Peltola, Antti Reini, Neka Haapanen, Santtu Karvonen, Sesa Lehto, Jukka Rautiainen, Jukka Salmi, Heikki Heimo, Erkki Lahti, Pihla Penttinen, Helena Vierikko, Jari Elsilä, Vesa Häkli, Jouni Kosenius, Marko Helmi, Janne Ajanti, Tommi Korpela, Clas-Ove Bruun, Joonas Tapola, Nauri Nykänen, Panu Vauhkonen, Jukka Ropponen, Jukka Uhlgren, Katri Korander, Tokela, Jarmo Haapanen, Bobby Nieminen, Roger Nieminen, Mitja Tuurala, Teemu Väisänen, Svante Korkiakoski, Roy Rosenblad, Silu Seppälä, Pertti Sveholm, Juhani Niemelä, Juha Springare, Tommi Hytti, Pasi Kokkoniemi, Mika Roiha, Kati Outinen, Anna-Maria Klintrup, Jarmo Hemilä, Matti Oinonen, Arto Reinikainen, Pertti Wilska, Kari Lehto, Lassi Halme, Risto Jeronen, Esa Nenonen, Ismo Ahola, Arto Korkeakoski, Jarkko Käpynen, Ari Levomäki, Kari Lindström, Mika Lindström, Heikki Metsämäki, Tapio von Müller, Sami Ruuskanen, Markku Tirronen, Pertti Lahtinen, Aarre Karén, Ari Härkönen, Juri Inno, Alpo Seppälä, Marco Taskinen, Mika Tuuhea, Marja Packalén, Kari Pulkkinen, Maj-Lis Doktar, Outi Mäkelä, Päivi Paldan, Risto Haimelin, Mostra tutti
Regia: Aki Kaurismäki
Sceneggiatura/Autore: Aki Kaurismäki
Colonna sonora: Melrose
Fotografia: Timo Salminen
Costumi: Outi Harjupatana
Produttore: Aki Kaurismäki
Produzione: Finlandia
Genere: Drammatico, Poliziesco
Durata: 78 minuti
Dove vedere in streaming Luci della sera
“Le luci della sera” è solo il secondo film di Kaurismaki che vedo (procedendo, casualmente, a ritroso cronologicamente), ma già sento l’impulso di sbilanciarmi in sperticate lodi a suo favore perché trovo che abbia la capacità di infondere al suo lavoro una poeticità così graziosa e al tempo stesso dolorosa da risultare mirabilmente rara, preziosa.
Mi piace la fotografia nella sua ricercata essenzialità, l’intreccio di luci, colori, oggetti è equilibrato ma mai piatto, anzi la calma stazionaria e silenziosa delle ambientazioni è incredibilmente viva e pulsante. Mi piace la fissità dello sguardo, sempre assente e assorto, dei personaggi, e la recitazione pacata e distaccata; mi piace lo stile della narrazione, asciutto e sognante, e mi piace l’atmosfera surreale che ne deriva.
I dialoghi di questo film sono scarni, la condizione esistenziale del personaggio principale è narrata attraverso le immagini, un’operazione che ha la delicatezza e il sapore di film d’altri tempi. I sentimenti protagonisti sono il senso di solitudine, di abbandono, di rifiuto; si tratta di un racconto, di una favola semplice e triste, che trova la sua grandiosità nel saper trattare con così dignitosa maestria quotidiane miserie e umane piccolezze.
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