Meno di quello che si dice / 25 Gennaio 2021 in La vita davanti a sé
Film costruito sui propri production values e che campa di sola pubblicità. Altrimenti insopportabile per l’inesperienza dei bambini e la banalità dei dialoghi. E per Sophia Loren.
Sophia Loren è totalmente sconnessa dal suo personaggio, più impegnata a dare un’immagine di affabilità campana che di una prostituta sopravvissuta a Auschwitz. Rivendica la padronanza della scena ma dimentica la versatilità (l’ha mai avuta? ammetto la mia ignoranza) delle veterane che vorrebbe imitare.
Quanto alla questione Oscar: sarebbe scandaloso se arrivasse alla nomination. Quindi è praticamente ovvio che vincerà il Golden Globe.
Recensione da Oscar
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