15 Febbraio 2011
il canto di paloma… una storia sofferta e sofferente, con ampi spunti di riflessione di carattere sociale, psicologico, etnico, antropologico e di genere, tradotti però in un film lento,disperato, in cui la sofferenza si abbatte sullo spettatore!
Bello il personaggio del giardiniere, che introduce un maschile sensibile e amorevole nella vita della protagonista…
Un uomo come ne esistono pochi… capace di ascoltare parole e silenzi e di avvicinarsi con delicatezza alla ragazza peruviana che ha “assorbito” dalla madre il latte della paura verso gli uomini, i desideri e la vita.Un uomo che la aiuta a schiudere la sua porta, a rompere il patto di morte e dolore che la legava alla madre.
Delicato il suo sguardo e anche le sue mani che curano i fiori in silenzio, come se fosse la cosa più importante al mondo…
E come mai, allora, ‘sto 4? 🙂
hem.. ero stravolta dalla disperazione e dalla lentezza del film..
a mente fredda.. passo al 6.. ma siete avvertiti..
si esce dalla sala con una tristezza abissale… 🙁