3 Recensioni su

La terra dei morti viventi

/ 20056.1112 voti

Bruttino. / 12 Novembre 2020 in La terra dei morti viventi

Qualche scena decente c’è, ma c’è troppo “militarismo” e il film risulta una guerra al potere.
Un po’ come il precedente, ma più moderno.
Bocciato.
4

17 Gennaio 2013 in La terra dei morti viventi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

UUUHHHHH… ma che piccola meraviglia ancora tira fuori dal cappello Romero, George, ‘bastanza vecchio, praticamente l’inventore del genere zombie al cinema. E questo in effetti è un incrocio tra i suoi zombie, tra il miglior Carpenter, che è quello con Kurt Russell (voglio dire, mica Tarantino aveva scritturato Kurt Russell a caso) e i post-atomici anni ’80.
Signora cara, i film così credevo non si facessero più! *_*
Ci sono persino Dennis Hopper, a impersonare il male (no, il denaro è il male, non gli zombie, asini:P) e, udite udite, Asia Argento. Che, porco zeta, piace a tutti i più dritti del cinema everywhere (non so, Romero, Abel Ferrara), per cui qualche qualità ce l’avrà (la frase del missile in testa al post ovviamente è sua, da un donnino così che ti puoi aspettare?).
Gli umani sopravvissuti agli zombie vivono fortificati nell’ultima città rimasta in piedi, divisi in una classe di padroni adagiati nel loro lusso e una di poveracci che muoiono di fame. Gli zombie non sono che un fattore esterno, come potrebbe essere una tempesta. E, guidati da un compagno zombie, non a caso nero e con la tuta blu da operaio, stanno imparando a usare armi e barche ecc.
Romero firma, come al solito, un film dove la lotta di classe si intravede tra le interiora degli umanoidi squartati e inghiottiti, con una trama che fila diritta e senza un ca**o di ghiri-gori (come si scrive?), personaggi ADO-RA-BI-LI tanto sono idioti o caratterizzati (cioè, ma il samoano ciccione dove lo vogliamo mettere? O l’idiota mono-occhio? O il protagonista sfigato? O Asia, o il portoricano spaccone che alla fine sceglie di essere zombie?), nessuno dei quali riserva mai alcuna sorpresa. Come dire, tutto è già scritto, però è scritto molto bene.
Non so se mi spiego mumble… se uno deve morire… PAM, muore, subito, e si passa al successivo. Che mica abbiamo tempo da perdere. Abbiamo un sistema capitalistico da abbattere, noi.
La realtà è che di frasi da citare ce ne sarebbero a manetta.
Boh, alla fine il samoano, con il dialogo mentre cercano di far partire una macchina collegando i cavi, vince:
Pillsbury: Yellow to red!
Motown: What the fuck does a Samoan know about hot-wiring a fucking car?
Pillsbury: 50,000 cars stolen in Samoa every year.
Motown: Well, a million in Detroit.
Pillsbury: Detroit has 50 million cars. Samoa, 50,000. Every one stolen.

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28 Aprile 2011 in La terra dei morti viventi

Purtroppo mi sono perso i primi cinque minuti. Altro godibile film sui morti viventi di Romero con una sorta di critica alla società con la divisione tra ricchi e poveri. Qui troviamo il compianto Dennis Hopper, ricco industriale, che vive nel suo fantastico grattacielo all’interno della città dove i poveri sono costretti a vivere x la strada. Un gruppo di mercenari capitanati da The Mentalist (ovvero Simon Baker) spalleggiato dal medico legale di Csi New York (Robert Joy) girano tra gli zombie x procacciarsi i rifornimenti x i ricchi. Tra i mercenari, più interessato ai profitti e a “guadagnarsi” un posto sicuro nella città, troviamo anche John Leguizamo. Tra la gente salvata dai mercenari troviamo Asia Argento in uno dei suoi migliori ruoli a livello internazionale. Molte scene splatter e qualche particolare macabro ma anche un buon livello di azione ed emozioni. Bello il personaggio del Samoano (con alcune battute brevi ma efficaci). Un paio di riferimenti a Stephen King e una comparsata di Simon Pegg (l’attore di “L’alba dei morti dementi”).

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