10 Recensioni su

La ragazza nella nebbia

/ 20176.8158 voti

Buona trama ma troppo lento. / 8 Gennaio 2021 in La ragazza nella nebbia

Come da titolo.
Nonostante mi piaccia molto Servillo, il film l’ho trovato lento e noioso. La trama non è male e anche il finale, ma come è stato strutturato troppo lungo e flemmatico.. non lo consiglio. La storia poteva essere resa meglio

Il peccato più sciocco del diavolo…” / 31 Marzo 2020 in La ragazza nella nebbia

In un paesino disperso nelle Alpi scompare una adolescente.
L’intervento dell’ispettore Vogel, noto per essere un grande manipolatore dei media, cercherà di risolvere questo mistero.
Film molto intrecciato dove la soluzione del caso è molto accattivante e veramente azzeccata.
Unica nota stonata è stata proprio l’interpretazione dei protagonisti dove è molto marcata la parte recitata e non sembra mai naturale ma decisamente forzata e per certi aspetti anche troppo teatrale.
Unico che si stacca dal gruppo ed entra nel ruolo cinematografico è lo psicologo interpretato da Jean Reno.
“Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità … ma in fondo che gusto c’è ad essere il diavolo se non puoi farlo sapere a nessuno”
Molto consigliato!
Ad maiora!

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Un buon film come il romanzo / 7 Novembre 2018 in La ragazza nella nebbia

Donato Carrisi dopo la stesura del suo romanzo si mette dietro la cinepresa e ne realizza una buona versione cinematografica che denuncia il malcostume generale dei nostri tempi, ossia quello di cercare un colpevole non per senso di giustizia ma per motivi esibizionistici dettati soprattutto dai media.
Ecco che il dolore si trasforma in uno show televisivo, il verdetto finale affidato non più a un giudice ma allo sciacallaggio di un qualsiasi programma televisivo nella spasmodica ricerca di un capro espiatorio che soddisfi la morbosa curiosità dell’utente medio.
La punta di diamante del film è lo scontro tra Toni Servillo e Alessio Boni(entrambi magistrali), agente di polizia subdolo quanto efficace il primo e capro espiatorio della situazione il secondo.
La sceneggiatura è buona(come in ogni giallo che si rispetti ci sono diversi colpi di scena e inaspettati ribaltamenti) così come è ben studiata l’ambientazione(un piccolo e suggestivo paese dell’Alto Adige).
La regia di Carrisi anche è buona, senza inutili eccessi di protagonismo. Mi è piaciuto così come il romanzo(che consiglio).

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Dall’omonimo romanzo / 26 Ottobre 2018 in La ragazza nella nebbia

Buon thriller d’esordio di Donato Carrisi che adatta il suo omonimo romanzo.
Siamo in un piccolo paesino, Avechot, in mezzo alle Alpi.
Si parte con lo psicologo Flores (Jean Reno) che viene chiamato urgentemente in ospedale per parlare con l’ispettore Vogel (Toni Servillo) che è rimasto coinvolto in un incidente stradale. L’ispettore era stato chiamato tempo prima per indagare sulla scomparsa di una ragazzina di 16 anni, Anna Lou.
Il film rimane molto fedele al romanzo (d’altronde se ad adattarlo è lo stesso scrittore, c’è un po’ più di garanzia) anche se Carrisi è costretto a fare qualche taglio. Infatti sia l’agente Borghi (Lorenzo Richelmy), che affianca Vogel nelle indagini, che Priscilla, l’amica del cuore di Anna Lou, hanno ruoli più marginali.
Come nel romanzo L’ispettore Vogel suscita sentimenti contrastanti, ben interpretato da Servillo; forse per chi non ha letto il libro, qualche passaggio risulta difficile da seguire. Infatti si va avanti e indietro nella storia e quando l’attenzione si sposta sul professor Martini (Alessio Boni), non si intuisce subito il giorno della vicenda (si riparte infatti dal giorno prima della scomparsa di Anna Lou).
Carrisi se la cava comunque bene anche alla regia, anche se indugia forse qualche secondo di troppo in qualche inquadratura.
Buon thriller con intreccio abbastanza complicato.
Nel resto del cast da citare un’irriconoscibile Greta Scacchi (per lo meno ero rimasto ai ricordi di “Presunto innocente”) nei panni di Beatrice (la giornalista che indaga sui vecchi casi), Galatea Ranzi è la giornalista Stella Honer, Michela Cescon è l’agente Maier.

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Citazioni ossessive / 16 Ottobre 2018 in La ragazza nella nebbia

Il film d’esordio alla regia cinematografica dello scrittore Donato Carrisi è un congegno narrativo a orologeria che mi sarebbe piaciuto molto, se non fosse stato così artificioso, a partire dalle interpretazioni incomprensibilmente ingessate di tutti (ma proprio tutti) gli attori. Da Servillo alla Cescon (che indossa un assurdo berretto felpato degno della McDormand di Fargo e, visto il suo ruolo, forse, non a caso…), ogni attore sembra tenere particolarmente al fatto di rendere artificiosi e affettati dialoghi già di per sé calcolatissimi e caratterizzati da toni assurdamente innaturali (la giornalista interpretata da Galatea Ranzi è uno degli esempi più lampanti).

Per qualche motivo, forse per via del dialogo notturno tra Servillo e Jean Reno, il film di Carrisi mi ha ricordato (fra le tante cose) Una pura formalità di Tornatore.
Ma, mentre qui Carrisi sembra fare il possibile per somigliare a qualcos’altro (tanti thriller americani, per esempio, tra i queli mi viene in mente Malice, con un’irriconoscibile Greta Scacchi praticamente al posto di Anne Bancroft), Tornatore era riuscito a creare un’opera di genere originale e spiazzante. Ne La ragazza nella nebbia, di spiazzante ho trovato solo il pur intrigante meccanismo narrativo che si basa su interessanti ribaltamenti di prospettiva.
Per il resto, cinematograficamente parlando, il film mi è sembrato abbastanza imperfetto se non addirittura pretenzioso (certi movimenti di macchina al limite del virtuosistico, le musiche…).
Ma è pur sempre un’opera prima e Carrisi può solo migliorare.

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buona la prima? / 28 Giugno 2018 in La ragazza nella nebbia

Ho letto tutti i libri di Carrisi e ogni volta trovo difficile arrivare a metà ma poi non riesco a smettere di leggere. Anche il film ha per me lo stesso difetto. Un inizio slegato, poco chiaro. Solo quando l’intrigo si fa chiaro ti acchiappa e non si riesce a staccarsi.
L’esordio dell’autore alla regia è buono ma non ottimo. Cerca di creare l’atmosfera ma non sempre si è dimostrato creativo o che avesse la mano sicura. Anche nei momenti di tensione si avvertiva più lentezza che altro.
Mi ha deluso il protagonista Servillo che fin dall’inizio sembra recitare come se fosse a teatro, esagerando l’intonazione. Anche gli altri non hanno purtroppo brillato per naturalezza o impegno anche se mi è piaciuto l’italiano di Jean Reno.

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Carrisi nella nebbia / 22 Marzo 2018 in La ragazza nella nebbia

Ho apprezzato il libro di Donato Carrisi, scrittore che mi piace e che seguo. A una fiera del libro l’ho sentito parlare del film scoprendo che ne è stato regista, e ho deciso di guardarlo. Bella la fotografia, fedele la trama. Aspetto molto negativo che purtroppo ricorre spesso nelle produzioni italiane: i dialoghi scanditi innaturalmente stile fiction italiana anni 90/recita dell’oratorio. Mi hanno davvero demoralizzato, soprattutto nella prima parte del film. Poi migliora, avendo letto il libro conoscevo già la storia ma è stato comunque piacevole. Mi aspettavo un po’ di più, voto 6 in fiducia

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NEBBIA AGLI IRTI COLLI / 19 Febbraio 2018 in La ragazza nella nebbia

A dispetto di un ottima impostazione generale, “la ragazza nella nebbia” arranca e gira un po’ a vuoto nella foschia della trama. Alla regia troviamo Donato Carrisi, autore del romanzo da cui è tratto questo film. Una scelta infelice quella di affidargli le redini del progetto, perché se da un lato lo si può considerare un esordio riuscito, specialmente per ciò che concerne la fedeltà al materiale originale, dall’altro c’è un problema di fluidità. Gli scambi di battute sono spesso innaturali e prepotentemente didascalici. Nonostante la caratura degli attori in campo i dialoghi sembrano decisamente troppo scritti, ingessati e meccanici. Se qualcuno pone un quesito è facile predire la risposta.

Il film strizza l’occhio alla grande tradizione dei thriller americani, specie a quelli usciti tra gli anni ’90 e 2000. Possiamo trovarci un qualcosa di twin peaks, moltissimo da “L’amore bugiardo” e non so bene perché ma qualche eco di “i fiumi di porpora”. Personalmente deluso da questo appiattimento esterofilo perché speravo in un grande ritorno del giallo all’italiana. Così non è stato.

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Da vedere / 5 Gennaio 2018 in La ragazza nella nebbia

Ottima recitazione dei protagonisti perfetta l’ambientazione.
Mai noioso. Consigliatissimo!

Un buon giallo / 2 Novembre 2017 in La ragazza nella nebbia

Buon film, un toni servillo in forma, trama intricata che tiene davanti allo schermo ma allo stesso tempo non troppo impegnativa, scorre bene e non si perde, subisce vari cambiamenti di punti di vista, confondendo lo spettatore incuriosendolo,raggiunge i suoi obbiettivi.
Non manca ne di suspance che di colpi di scena.
Un 8

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