Recensione su La ragazza della palude

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La bella emarginata / 16 Gennaio 2023 in La ragazza della palude

Daisy Edgar-Jones sembra destinata a recitare la parte dell’emarginata: prima studentessa impopolare nella miniserie Normal People, poi oggetto di leggende maligne in questo film. Questi ruoli sembrano cozzare con l’aspetto dell’attrice: chiunque è stato in una scuola secondaria potrebbe testimoniare che una ragazza con quella faccia non sarebbe mai stata emarginata da nessuno, neanche se avesse avuto il carattere un po’ scontroso della Marianne Sheridan di Normal People. E se una ragazza con quella faccia fosse stata oggetto di dicerie nella North Carolina degli anni ’60, si sarebbe trattato di un genere di dicerie molto diverso da quello – la stregoneria, addirittura! – di cui è vittima la Kya di Where the Crawdads Sing. Ma cinema e televisione funzionano così, e comunque Edgar-Jones è molto brava, oltre che bella, e riesce quasi a far raggiungere la sospensione dell’incredulità allo spettatore.

Per il resto il film è piuttosto banale, trascinandosi senza sussulti da una ovvietà all’altra: padri violenti, neri buoni, fidanzati incostanti; pure la rivelazione finale non dovrebbe, credo, sorprendere nessuno. Il rapporto con la natura, che in teoria dovrebbe definire la protagonista, è tutto meno che intimo: la natura è qui semplicemente un luogo ameno che aspetta di essere ritratto con maestria.

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