Amarsi per lettera: un film di colpevoli e occasioni perse / 15 Luglio 2016 in La provinciale
La provinciale racconta a ritroso la storia che porta la protagonista Gemma ad un crollo nervoso e all’accoltellamento dell’amica, apparentemente solo un po’ chiassosa.
Tutto il film è un lungo flashback puntinato da diverse prospettive, quelle della madre della ragazza, quella del marito e infine quelladi Gemma, la più rivelatoria e sconvolgente. Trascorre le estati nella villa di alcuni amici e sogna di sposare il suo primo e unico amore, Paolo, di vivere nel lusso, di condurre un’esistenza da sogno. Ma a Gemma tocca arrendersi alla vita che le capita e lo fa con una passività totale, sposando un professore di Fisica per cui non prova che tiepidi sentimenti.
Questo di Soldati è un film di colpevoli, di rimorsi e di ultime occasioni perse. Gemma la si vorrebbe scuotere, e invece sfugge, andando alla deriva. Franco, il professore immerso tra le carte, si inserisce perfettamente nel vuoto lasciato da questo amore disperato e conquista la donna. Lui stesso riconosce la sua apatia nei confronti della moglie, il suo disinteresse per i suoi pensieri, tanto si è dedicato ai suoi libri ricordandosi solo saltuariamente della muta presenza di Gemma al suo fianco. Ma la meno nobile dell’intera vicenda è sicuramente la contessa Elvira, l’amica vivace e allegra, un personaggio terribile e splendido, che distrugge la vita di Gemma approfittando dei suoi errori.
La provinciale si muove nell’atmosfera piatta e afosa nella campagna toscana, dove nessun dettaglio è di troppo, e la noia di Gemma è la noia di tutta la città, di tutti i suoi abitanti.