La promessa dell'assassino

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La promessa dell'assassino

Siamo a Londra. Anna, un’ostetrica, assiste alla nascita di una bambina la cui madre, quattordicenne russa dall’identità sconosciuta, muore durante il parto. Decisa nel voler trovare i parenti che possano prendersi cura della piccola, dà inizio alla ricerca partendo dai pochi indizi in possesso. Scopre un ristorante, il “Trans-Siberian”, e lì, alcune persone, ma si trova così in contatto con un ambiente criminale molto pericoloso. Nikolai Luzhin è il misterioso personaggio maschile, annoverato tra le fila dei malavitosi con cui Anna ha a che fare.
jossi ha scritto questa trama

Titolo Originale: Eastern Promises
Attori principali: Viggo Mortensen, Naomi Watts, Vincent Cassel, Armin Mueller-Stahl, Sinéad Cusack, Donald Sumpter, Jerzy Skolimowski, Josef Altin, Mina E. Mina, Aleksandar Mikic, Sarah-Jeanne Labrosse, Tatiana Maslany, Tereza Srbova, David Papava, Tamer Hassan, Raza Jaffrey, Elisa Lasowski, Alice Henley, Tony Cook, Mostra tutti

Regia: David Cronenberg
Sceneggiatura/Autore: Steven Knight
Colonna sonora: Howard Shore
Fotografia: Peter Suschitzky
Costumi: Denise Cronenberg
Produttore: David M. Thompson, Robert Lantos, Paul Webster, Stephen Garrett, Jeff Abberley, Julia Blackman
Produzione: Gran Bretagna, Usa, Canada
Genere: Drammatico, Thriller, Poliziesco
Durata: 101 minuti

Dove vedere in streaming La promessa dell'assassino

Sangue e sauna / 6 Giugno 2016 in La promessa dell'assassino

L’impressionante prova fisica di Mortensen nella celebre sequenza del bagno turco rimane il pezzo forte di un film violento ma non cupo, crudo senza sparare un solo colpo, un mafia movie abbastanza canonico con qualche sbandata nella sceneggiatura. Non mancano le caratteristiche efferatezze cronenberghiane (se c’è da mostrare un dettaglio raccapricciante, stai sicuro che lo inquadra senza staccare, niente falsi pudori), ma non manca neppure qualche infiocchettatura tipica del più banale story-telling americano. Granitico Viggo Mortensen, Cassel è sempre un po’ troppo sopra le righe.

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Scazzottata / 5 Febbraio 2013 in La promessa dell'assassino

Durante la proiezione, vista la scena della colluttazione nel bagno turco, mi son detto: sì, eccola, questa sarà una “scena cult”. Così è stato. Non perché io sia particolarmente acuto, ma è chiaro, limpido… Quella non è una scazzottata come altre. È una di quelle sequenze che fanno la differenza, che restano, che fanno cinema.

3 Giugno 2011 in La promessa dell'assassino

E’ un bel film, ma preferivo a History of violence. E’ migliore questo dal punto di vista delle riprese, sia per le inquadrature riservate ai corpi, che sono classici e classicamente ripresi, Cronenberg è sempre controcorrente, sia per un insistito studio dei colori, il film mi sembra metallico. Ma appunto la sceneggiatura è davvero approssimativa in più punti.
A me è sembrato un omaggio rivisto e corretto all’oggi del padrino di Coppola, ossia senza la liturgia e il fascino che emana quel personaggio, ma con l’aggiornamento della violenza, della brutalità che sembrano oggettivamente infinite.
Armin Muller Sthal mi sembra che sia costruito con quell’immaginario, il capo anziano, ripreso nel suo regno innocuo (c’è il dominio della sua presenza nel locale che è indiretta ma imperiosa e lui esce solo una volta da quel luogo, tutti vengono a lui), dominus equilibrato, fra cene di famiglia infinite, con la discendenza pulita da mostrare e coccolare, padre padrone, con un figlio instabile, incapace e inadatto. Solo che non c’è un filo d’etica, anzi, egli è direttamente, carnalmente coinvolto nella turpitudine dei suoi affari, perchè appunto per Cronenberg il corpo è tutto.
E la ovvia e grossa differenza fra i due (a parte il livello qualitativo) è la costruzione della figura di Sthal, che mi sembra la spoliazione del mito. Brando era puro fascino, una figura che mette soggezione, ma che è sicuramente ambigua, ammettiamolo.
In Cronenberg il padrino non ha aura, o meglio ce l’ha, il potere illimitato, la capacità di manipolare le persone, l’indiscussa potenza famigliare, il linguaggio, ma contemporaneamente ne viene privato, si rompe il giocattolo, è più abietto del figlio, perchè consapevole pienamente, è corrotto e sommerso dai suoi traffici in prima persona, ne è partecipe non solo moralmente, ma con tutto il suo corpo.

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12 Maggio 2011 in La promessa dell'assassino

Visto in dvd. Buon film che si sofferma sulla mafia russa a Londra (anche se, a parte un paio di scene, la città non è così importante). Viggo Mortensen è bravissimo, impassibile e perfettamente calato nei panni dell’autista con ambizioni di potere. Splendida Naomi Watts che si fa coinvolgere da un caso sul lavoro e iniziando a indagare finisce nei guai x essersi immischiata un pò troppo. Il “solito” bastardo Vincent Cassel con il padre più impassibile Armin Mueller-Stahl. Cronenberg è come se avesse aperto una finestra sulla vita di questi personaggi e con la chiusura del film chiude la finestra, lasciando qualche interrogativo (sul passato e sul futuro della gente coinvolta).

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