Recensione su La principessa e il ranocchio

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27 Luglio 2013

È un film carino, ok, e nessuno si aspetta che piaccia a un ventiduenne come potrebbe piacere a una bambina — anche se ehi, a me Tangled è piaciuto tanto!
Io però non ho tanto da ridire sulla storia, quanto:
a) Sull’animazione. Mi è sembrato un misto tra l’animazione tradizionale (quindi con disegni non necessariamente perfetti) e quella a computer (quindi con delle parti evidentemente fatte a computer), risultando nell’insieme un po’ sciatto. Mi viene in mente il primo film di Lilo & Stitch con quei disegni che sembravano quasi acquerelli e la delusione con la serie animata e i disegni ovviamente fatti al computer.
b) Sui personaggi di contorno. È come se il coccodrillo e la lucciola cercassero di essere adorabili a tutti i costi. A me il coccodrillo ha infastidito e basta, ma forse qui è davvero questione di età.
c) Sull’umorismo demenziale. Non ricordo con precisione le dinamiche di tutti i cartoni Disney, ma in questo film ci sono scenette più da Tom & Jerry o al massimo Topolino che da cartone-relativamente-serio. Il che comprende tre tizi che si prendono a mazzate in testa senza farsi davvero male, un breve flashback sul passato del coccodrillo che sapeva tanto di Griffin e il modo schizofrenico in cui si muove la bionda. Boh.
Però, ripeto, è un film carino e forse sono io che ci ragiono troppo. È valso comunque la pena vederlo per i mostri-spiriti-ombre, che sono visivamente fantastici.

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