La prima cosa meh / 26 Maggio 2017 in La prima cosa bella
Fin dai suoi primi film, Virzì ha impiantato il livornese in gente che con Livorno non c’azzecca niente e questo strano innesto ha funzionato pure, per un po’. Poi però si arriva il capolinea. Non si possono sentire Mastrandrea, la Ramazzotti e la Pandolfi con questo accento posticcio, specie se hanno accanto il simpatico Messeri che c’ha invece una parlata livornese tutta tonda e levigata.
Ma a parte questa faccenda di vernacolo, la storia mi è sembrata veramente stucchevole, una commedia famigliare con risvolti lacrimevoli un po’ da sceneggiato ospedaliero, con sottofondo musicale nazionalpopolare proprio “a modino”, recitata con ben poca ispirazione.
Recensione da Oscar (1)
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