La corrosiva ironia di Salce / 29 Giugno 2015 in La pecora nera

Salce usa l’ironia come soda caustica, corrodendo con cinico divertimento i pilastri del perbenismo italiano: la contrapposizione tra i gemelli diversi Mario e Filippo ha il sapore della psicanalisi. La vittoria della pecora nera, del soggetto da evitare, del cattivo esempio, è la metafora dell’incapacità umana di gestire con limpidezza e rigore qualsivoglia vicenda.
La rappresentazione della pochezza dei cosiddetti rappresentanti del popolo è da manuale della macchietta.

Gassman efficacissimo nel mettere in scena la dualità dei fratelli Agasti, incarnando parimenti il doppio volto dell’italiano-medio.

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