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La notte dei morti viventi

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Una pietra miliare del cinema horror. / 7 Febbraio 2021 in La notte dei morti viventi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Una pietra miliare della storia del cinema horror, un film con una significativa metafora di fondo, una rappresentazione allegorica del pessimismo, della tragica e inquietante fine del sogno americano.
I protagonisti attaccati dagli zombie reagiscono non unendo le loro forze davanti alla minaccia degli zombie ma esasperando il loro individualismo, finendo così per soccombere.
Si può discutere a lungo su questo film, sulle sue varie interpretazioni, sui suoi messaggi più reconditi ma non è solo per questo che va ricordato questo capolavoro di Romero, va ricordato soprattutto per la sua pregevole fotografia in bianco e nero, per le innovazioni tecniche nelle riprese, per il gioco di immagini che Romero crea(c’è una scena piuttosto lunga nella quale i due personaggi principali non parlano e non succede nulla attorno a loro, eppure quella scena è talmente carica di tensione e di angoscia che riesce a darti un senso di paura molto più di una vera e propria scena di terrore).
Un capolavoro della storia del cinema, la rappresentazione di un incubo nel quale viviamo ancora oggi(i zombie di Romero in fondo non sono altro che gli emarginati che si ribellano contro chi li ha esclusi dalla vita sociale) ma soprattutto un film inconsciamente terrorizzante, un terrore che si insinua nello spettatore a poco a poco, fotogramma dopo fotogramma.
Un film straordinario, un esempio di come andrebbe sempre fatto il cinema.

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Cult! / 11 Novembre 2020 in La notte dei morti viventi

L’inizio della leggenda è qui!
Ok, ok! Visto oggi puoi pensare “che noia, è lento…” ma immaginate il contesto: vedere questo film negli anni 70, quando solo l’idea del “morto vivente” era sconvolgente. E poi immaginate la reazione…. è come vedere Dracula o Nosferatu e aspettarsi un horror moderno.
Da questo film, da quest’epoca le trame, gli effetti speciali, la tecnologia, il concetto di orrore, si sono evoluti, migliorati (a volte peggiorati…) ma abbiamo desiderato sempre più. Ed ecco che gli zombi sono diventati più veloci, più aggressivi e più affascinanti grazie al make up.
Sto rivedendo tutta la saga dei morti viventi di Romero e so che non me ne pentiró….
7,5.

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Caposaldo / 30 Marzo 2020 in La notte dei morti viventi

Esordio col botto per George Romero.
Ormai tutti conoscono il mito dei non-morti, degli zombie, eppure non tutti sanno come è nato questo sotto-genere del cinema horror.
Tutto nasce dalla fervida immaginazione di Romero che con pochi soldi ma tanta voglia e fantasia, mette in scena il terrore allo stato puro.
Bisogna anche ovviamente collocarlo nella sua epoca, visto oggi magari può far sorridere, visti gli effetti speciali molto rudimentali, ma il carico di tensione e angoscia, accompagnati da una colonna sonora ficcante, tengono incollati allo schermo fino all’epilogo quasi beffardo per il protagonista maschile.
Al di là del merito prettamente artistico, ognuno trae la propria interpretazione: c’è chi crede sia una condanna a tutte le guerre (Guerra Fredda, Guerra del Vietnam), chi ci legge del razzismo e chi della misoginia.
Ogni appassionato di genere horror deve vedere questa pietra miliare del genere.

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Non sono i soliti zombie / 14 Agosto 2019 in La notte dei morti viventi

Forse capostipite del filone zombie, Romero crea un allucinante delirio toccando tematiche importanti dell’epoca. Un bianco e nero degno di nota.

L’assedio / 15 Settembre 2016 in La notte dei morti viventi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Capostipite del filone zombie apocalittico, un’opera geniale di tensione, proto-splatter e purissima cattiveria alla Romero in una gustosa atmosfera anni ’50.
L’ incipit è da antologia, con un’automobile che sfreccia lungo una strada di campagna prima di imboccare la salita verso un desolato cimitero, sulle note del tenebroso tema di Spencer Moore.
Non sono i morti lenti e barcollanti che assediano una casa isolata a trasmettere paura, è il cannibalismo famigliare (fratello contro sorella, figlia contro madre) nella sua allegoria più estrema, l’ineluttabilità che vanifica ogni sforzo d’ ingegno per la sopravvivenza, il grottesco beccarsi una pallottola a pochi frame da un consolatorio happy ending. L’eroe Ben, nero con le palle quadrate, schiaffeggia donne bianche in crisi isterica, spara a uomini bianchi inetti, impartisce ordini essendo l’unico a conservare il giusto sangue freddo; la grandezza di Romero sta anche nel fatto di averlo scelto non per motivazioni antirazziste (come Sidney Poitier nel quasi coevo e bellissimo Indovina chi viene a cena? di Kramer) ma perchè era semplicemente perfetto nel ruolo.
L’assedio non è solo quello dei morti viventi, ma anche quello del regista nei confronti degli spettatori più speranzosi e ottimisti. Come dire: la speranza è l’ultima a morire… ma muore pure lei.

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16 Marzo 2013 in La notte dei morti viventi

Pur nella sua semplicità fa davvero paura. Purtroppo ho fatto l’errore di vedere la versione “colorata” – ebbene sì esiste anche questa!!! – che sicuramente crea meno terrore.

19 Marzo 2011 in La notte dei morti viventi

I morti viventi, uno dei più grandi topos del cinema horror, non sono stati certo inventati da Romero, ma è con lui che si trasformarono in fenomeno di massa, rappresentati e celebrati in centinaia di modi, da quel lontano 1969.
Con una colonna sonora al cardiopalma, un b/n che confonde le forme e dilata gli spazi, Romeo realizza un pellicola cult, e non solo del genere.
L’assalto degli zombies all’isolata casa di campagna non è solo una storia di sopravvivenza estrema; è metafora della condizione umana moderna. Una società alienata e distruttiva, che incede passiva verso la saturazione di ogni prodotto, verso l’autodistruzione.
Il film inoltre rimanda a temi molto discussi in quegli anni di cambiamento; per esempio i pericoli del nucleare e i timori della catastrofe, l’apocalisse che porterà i sopravvissuti a risvegliarsi in un mondo irriconoscibile. Poi il razzismo, la visione distorta di chi non fa distinguere ai propri occhi la differenza tra un non- morto e un non-bianco. L’antagonismo genitori-figli, rappresentato nella scena cult del risveglio della bambina morsa, che procede a braccia tese verso la madre terrorizzata.
Ma oltre a tutto questo è una pellicola che a distanza di anni non smette mai di impressionare

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4 Marzo 2011 in La notte dei morti viventi

Piccolo manuale di sopravvivenza ad una Notte dei Morti Viventi:
1) sempre meglio essere donna, la donna è più credibile e spettacolare quando si produce in urla e sguardi terrorizzati.
2) sempre comodo portarsi al cimitero qualche parente odioso da far uccidere al proprio posto.
3) quando parcheggi nel cimitero, sempre meglio lasciare la macchina in leggera discesa, casomai dovessi scappare e le chiavi restassero in tasca a tuo fratello morto.
4) se ti nascondi nella prima casa disponibile, cerca di non farti notare, altrimenti ti seguono e sei punto e a capo.
5) il telefono (se ce n’è uno) è sicuramente isolato. Stai sogghignando perchè c’hai il cellulare? Controlla se c’è campo? Appunto.
6) evita di salire o scendere una scala, in genere qualcuno l’ha fatto prima di te e c’è rimasto secco.
7) gli zombie hanno paura del fuoco, quindi munitevi di un accendino serio, non una di quelle patacche che regalano con le cartine.
8 ) puoi evitare di investire uno zombie con l’auto: non lo uccidi, rovina la carrozzeria e provare a fargli firmare un CID è da escludere.
9) se la tipa alla quale hai salvato la vita (rischiando la tua), mentre stai cercando di barricarti a dovere non solo non ti da uno straccio di aiuto ma sbarella, farnetica e cerca di uscire, sei autorizzato a tirarle un cazzotto: primo, perchè rovinerebbe il risultato dei tuoi sforzi, secondo perchè ha frantumato gli zebedei pure agli spettatori.
10) è inutile che ti affidi alla radio o alla televisione; non ne sanno mai più di te, al massimo si limitano a raccomandarti di non uscire di casa (come se i cadaveri che barcollano fuori della tua finestra ti incitassero a farti una corsetta intorno all’isolato!).
11) gli zombie si nutrono di carne umana, quindi cercate di non rendervi troppo invitanti: vi siete sporcati di ketchup e maionese mangiando un hot dog? Cercatevi un Biospray. O farete la fine dell’hot dog.
12) siete in tanti in un ambiente chiuso? in un modo o nell’altro qualcuno verrà infettato e vi tirerà un bel morso quando meno ve lo aspettate.
MA SOPRATTUTTO:
13) tanto vale apparecchiare la tavola e mettervici sopra pronti per essere sbranati, perchè nonostante vi siate sbattuti per un’ora e mezza, cercato di salvare i vostri compagni, mantenuto il sangue incredibilmente freddo, quando arriva la cavalleria ti scambia per un non-morto e ti piazza una pallottola in testa…almeno morire sbranati è più originale.

si ringrazia George A. Romero per la preziosa collaborazione

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