23 Dicembre 2012 in La Mosquitera

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Questo è un film spagnolo, come si può tipicamente subito notare dagli abiti dei personaggi. Una coppia in crisi ha un figlio che da corpo al malessere raccogliendo animali randagi, feriti, abbandonati, nel loro appartamento di Madrid. Si lasciano, il figlio comincia a drogarsi e a girare con gli occhiali scuri, la madre si fa l’amico del figlio che finisce per semistuprarla, il padre si fa la gnocchissima in verità ex cameriera filippina. No, colombiana. Boh, chissene -.- anche se non è affatto la stessa cosa. Non fosse che poi appena la moglie si pente torna subito da lei con la coda (la coda?) tra le gambe. Ora, che palle questi uomini che tornano immediatamente da una moglie non dico vecchia ma matura mollando la giovane amante fica *_* trovo che sia una terribile ingiustizia, ecco.

L’amica di famiglia ha una figlia testarda che non obbedisce, e allora viene sottoposta a bastarde torture psico-fisiche. Anche questa, è una società che non sta mica tanto bene.
Un po’ di idee davvero carine (anzi, graziose U_U) coi cani tenuti nell’appartamento, non troppo di più (a parte la colombiana), e poi questo finale di fastidiosa normalizzazione.

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